Il progetto Ricordi Stampati: ritratti fotografici d’autore per tutti a prezzi popolari
Il progetto ideato da Settimio Benedusi ha radunato negli ultimi anni un gruppo di apprezzati fotografi italiani, disponibili a immortalare il grande pubblico a prezzi contenuti. Un’iniziativa itinerante che, dopo l’ultimo successo milanese, tornerà il prossimo autunno in diverse città d’Italia
Ricordi Stampati è ilprogetto ideato 5 anni fa da Settimio Benedusi (Imperia, 1962) che – ispiratosi alla celebre frase di Nelson Mandela: “Il ricordo è il tessuto dell’identità” – ha istituito un momento aperto a tutti per la realizzazione di ritratti fotografici professionali in bianco e nero.
A lui si sono uniti Guido Stazzoni e altri fotografi autorevoli, tra cui Matteo Curti, Gabriele Galimberti, Toni Thorimbert, Oliviero Toscani e Sofia Uslenghi, che in diverse località italiane hanno portato avanti e consolidato l’iniziativa. La formula ha subito riscosso apprezzamento e successo: una volta prenotati online location e orario, si diventa protagonisti di un’immagine unica che viene subito ritoccata, stampata e consegnata in cornice. Il tutto a un costo accessibile: un buono regalo (sempre acquistabile sul sito online del progetto, senza scadenza e utilizzabili con tutti i fotografi del collettivo) per il formato più piccolo (29×42 cm), con cornice in legno nero, costa 150 euro; si sale a 250 euro per il formato 42×59, fino ai 500 euro necessari per portare a casa un ritratto formato 70×100 su supporto in alluminio. Motivo per cui si è parlato di ‘fotografia popolare’.
Con la partecipazione all’ultima edizione di MIA Fair, gli appuntamenti di Ricordi Stampati a Milano si sono conclusi, ma il sito ufficiale comunica che il calendario ripartirà da ottobre 2024.
“Ricordi Stampati” e il valore del fotografo-artigiano
Il progetto è piaciuto al punto da attrarre persone diverse, di ogni età, spesso arrivate da lontano e tutte accomunate dal desiderio di tornare a casa con un ritratto d’autore sotto braccio. Qualcuno ha portato la propria metà, qualcun altro l’amico a quattro zampe. Non è mancato chi, superando una comprensibile reticenza, ha trovato il coraggio di arrendersi di fronte all’obiettivo e di regalare il ritratto a se stesso, esponendosi in tutta la propria vulnerabilità, come in un gesto di catarsi e accettazione. Forse anche per questa ragione, come ha riferito più volte Benedusi, non sono mancate lacrime e commozione sul set. Le immagini pubblicate sul profilo Instagram del collettivo testimoniano l’evidente emozione di coppie in attesa del primo figlio, la fierezza nello sguardo di donne che forse hanno raggiunto traguardi importanti, la felicità di coppie e bambini il cui sorriso è ora in mostra sulle pareti di casa. Settimio Benedusi è tornato alle origini della fotografia offrendo l’opportunità di lasciare una traccia di sé, una prova tangibile della propria esistenza e di quella dei propri cari. In un tempo in cui le foto che scattiamo sono immediatamente perse o dimenticate, in cui per le immagini non c’è più cura, Benedusi, con l’intero collettivo, incarna la figura del fotografo-artigiano. Probabilmente, senza neanche immaginarlo, ha anticipato un bisogno comune. Apparecchiando un set essenziale, senza fronzoli, e dando risalto al tempo della posa – il momento in cui si compie l’autoaffermazione e il riconoscimento di sé – e a quell’istante irripetibile in cui umanità e storia si fondono e assumono la forma di un ricordo… Stampato.
Alice Marchesini
Scopri qui il progetto Ricordi Stampati
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