La mostra fotografica di Yuri Ancarani a Villa Adriana a Tivoli
Il progetto espositivo si compone di 10 scatti che ritraggono giovani cowboy con i busti di Adriano. Il risultato è una narrazione sorprendente che anima il sito archeologico e in particolare gli ambienti storici
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Nella suntuosa cornice di Villa Adriana a Tivoli prende forma Si fa est, superare divos, mostra fotografica di Yuri Ancarani (Ravenna, 1972), visibile fino al 6 ottobre 2024, e curata dal direttore Andrea Bruciati. Il progetto riflette sull’apparente impossibilità di congiunzione tra desiderio e memoria attraverso 10 scatti – realizzati durante il backstage di un video girato nel sito adrianeo – che immortalano giovani cowboy accanto ai busti di Adriano, rendendo omaggio al compositore, musicologo e direttore d’orchestra italiano Ottorino Respighi (Bologna, 1879 – Roma 1936).
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La mostra di Yuri Ancarani a Villa Adriana a Tivoli
L’innesto del western all’italiana, nello scenario estivo della Villa, ha dato vita a una narrazione di sorprendente sintonia fra i cowboy protagonisti e i beni in esposizione temporanea e permanente conservate presso i Mouseia di Villa Adriana, istaurando così un dialogo tra le opere fotografiche e il patrimonio archeologico e paesaggistico del sito. I giovani cowboy attraverso gli scatti di Yuri Ancarani diventano “statue accanto alle statue”, creando un corridoio temporale inaspettato e inconsueto fra il contemporaneo e il remoto. L’armonia degli attori anima il sito archeologico e in particolare gli ambienti storici, dell’Aula con tre Esedre, la Peschiera, il Triclinio estivo, Piazza d’oro e l’Edificio degli Hospitalia.
Yuri Ancarani racconta la sua mostra a Villa Adriana a Tivoli
“Durante le riprese a Villa Adriana siamo stati ammaliati da una energia inusuale. Le statue virili avevano modi femminei, le persone erano calme, i volti dei ragazzi erano diversi. I protagonisti incarnavano la rappresentazione plastica al massimo del maschile, ma le suggestioni letterarie su Adriano e il suo amato Antinoo rendono tutto complicato; desideri e sogni si accavallano”, spiega Yuri Ancarani.“Ed è così che dal backstage delle riprese scaturiscono foto inaspettate. Avevo visto quanto fossero armonici, in sintonia, i cowboy tra le colonne corinzie: volevo vedere se, trasformati in statua accanto alle statue, avrebbero potuto restituire qualcosa di inconsueto e remoto. Da qui la mostra, il secondo capitolo della mia ricerca su Roma”.
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La mostra di Yuri Ancarani a Villa Adriana a Tivoli spiegata da Andrea Bruciati
“La mostra rappresenta la declinazione espositiva del progetto ‘I Patriarchi di Villa Adriana’”, spiega il direttore di Villa Adriana e curatore della mostra Andrea Bruciati. “L’idea prende le mosse da un omaggio dell’artista a Ottorino Respighi, dove si intrecciano suggestioni musicali legate alle fontane dell’antichità romana, aggiornate dalle colonne sonore di Sergio Leone ed Ennio Morricone. Una volta ambientata e trasposta la vicenda nel sito adrianeo”, continua Bruciati, “l’immaginario di Ancarani si colora del paesaggio fittizio del western all’italiana, arricchendosi delle valenze letterarie d’amore fra l’imperatore Adriano e l’amasio Antinoo. Al centro degli scatti, una ricognizione narrativa apparentemente impossibile fra desiderio e memoria, fra la calura estiva del sito e i busti dell’Imperatore, per riverberare atmosfere mai sopite nella leggenda”.
Valentina Muzi
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