La Puglia vista dai fotografi dell’Agenzia Magnum. La mostra a Lecce
In un viaggio che dal secondo dopoguerra arriva fino a oggi, 12 grandi autori della leggendaria agenzia fotografica conducono alla scoperta dell'affascinante regione
35 scatti e 12 fotografi per un percorso trasversale, nel tempo e nello spazio, per riscoprire una regione dal grande fascino e dalla lunga storia. È il cuore della mostra La Puglia vista dai fotografi dell’Agenzia Magnum, a cura di Walter Guadagnini, che accompagna i visitatori in un itinerario fatto di storia, persone, paesaggi e architetture, attraverso lo sguardo dei maestri della leggendaria Agenzia Magnum.
La Magnum in Puglia. La parola al curatore della mostra
Il curatore, Walter Guadagnini, storico della fotografia e direttore di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino, ha spiegato che “l’idea è quella di raccontare una regione, un territorio, attraverso la fotografia, attraverso i grandi fotografi di ieri e di oggi, stranieri e italiani. È nato così il secondo elemento caratterizzante della mostra, che è quello della presenza di Magnum Photos, la più celebre agenzia fotografia del mondo: dai suoi sterminati archivi, abbiamo estratto dunque 35 immagini, scattate da dodici grandi maestri della fotografia del XX e XXI Secolo, tra cui David Seymour, Ferdinando Scianna e Martin Parr”.
Dal Dopoguerra a oggi, la Puglia con i grandi autori della Magnum
Alla Fondazione Biscozzi| Rimbaud di Lecce, il metaforico viaggio comincia nell’immediato dopo guerra con le immagini in bianco e nero di David Seymour (Varsavia 1911 – El-Qantarah el-Sharqiyya 1956), uno dei fondatori, insieme a Henri Cartier-Bresson e Robert Capa, della stessa Magnum nel 1947. Continua con il grande fotografo tedesco Herbert List (Amburgo 1903 – Monaco di Baviera 1975), particolarmente legato al Mar Mediterraneo che, insieme a David Hurn (Redhill, 1934), racconta le difficoltà della regione nel dopoguerra e la rinascita degli Anni Cinquanta e Sessanta.
Si passa poi al colore con le fotografie di Ian Berry (Huddersfield 1934)e Burt Glinn (Pittsburgh 1925 – Southampton, New York 2008), affascinati dalla natura e dalle singolarità architettoniche della regione; per tornare subito dopo al bianco e nero di Bruno Barbey (Marocco, 1941 – Orbais-l’Abbaye 2020), Stuart Franklin (Londra 1956), Guy Le Querrec (Parigi, 1941), che raccontano, in tempi diversi, i mestieri legati al mare e alla terra. I giorni nostri, caratterizzati dall’imperversare del turismo di massa, non potevano che essere immortalati dall’ironico e pungente obiettivo di Martin Parr (Epsom 1952); mentre la più posata quotidianità contemporanea è colta con poetica nostalgia da Patrick Zachmann (Choisy-le-Roi 1955) e Harry Gruyaert (Anversa 1941).
Ferdinando Scianna: in Puglia una guida d’eccezione
Ad accompagnare simbolicamente questi turisti fuori dalle righe, dal Gargano fino a Lecce, è lo sguardo esperto di Ferdinando Scianna (Bagheria 1943). Primo fotografo italiano a entrare nell’Agenzia Magnum, da siciliano d’origine si può forse definire pugliese d’adozione per la profondità con cui, per oltre 30 anni, si è dedicato a documentare le città e le campagne, cogliendo le persistenze, architettoniche e ideali, di una regione che, pur avendo abbracciato il cambiamento, non ha mai rinunciato alle sue affascinanti tradizioni.
Ludovica Palmieri
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