Cento anni di fotografia moderna. Leica celebra la sua prima compatta con mostre e progetti speciali

La prestigiosa casa di fotografia tedesca apre un anno di festeggiamenti con esposizioni di fotografia in tutto il mondo, incontri con i fotografi e un film. E a Milano ci sarà la prima collaborazione con la Design Week

Ho deciso: correremo il rischio”. Era il 1925 quando Leica, allora azienda tedesca del settore ottico, presentò ufficialmente – su spinta dell’imprenditore Ernst Leitz II, che pronunciò queste parole – un’invenzione di Oskar Barnack che avrebbe cambiato per sempre la storia della fotografia. Quello che fino a poco tempo prima era solo un prototipo (anche se l’ingegnere l’aveva già completato nel 1914) diventava ora la leggendaria Leica I, la prima fotocamera compatta e leggera con un formato 24×36 mm su pellicola 35 mm. Uno strumento unico, che nella sua portabilità ha dato il via a una rivoluzione culturale e visiva, che ha permesso tra le altre la nascita della street photography, della fotografia documentaristica e del reportage.

La duratura eredità della Leica I

Per festeggiare i suoi primi cento anni di produzione di macchine fotografiche, e l’impatto che questo secolo ha avuto sulla cultura mondiale, Leica ha quindi deciso di inaugurare un palinsesto internazionale di eventi e progetti (oltre a fotocamere in edizioni speciali). “Tutto ha avuto inizio quando Barnack, che aveva l’asma e faceva fatica a portare le grosse fotocamere del tempo, ha cominciato a pensare a uno strumento portatile”, spiega Karin Rehn-Kaufmann, direttrice artistica e rappresentante di Leica Galleries International. “Da quella singola invenzione è nata molta della fotografia moderna – dopotutto è stata la fotocamera usata da Cartier Bresson, Erwitt, Frank, Morath e tanti altri –, e ha permesso di preservare momenti che hanno definito la cultura dell’umanità”.

Un’eredità duratura e impareggiata, che ha lasciato un profondo segno in primis nei professionisti e negli amatori cresciuti con queste macchine: “Vivo con Leica, è accanto a me quando dormo e sulla mia spalla quando esco”, racconta il grande fotografo Joel Meyerowitz. “La mia vita di tutti i giorni è connessa a lei. Sento che mi dà una “license to see”, un modo di vedere e capire: tutto quello che entra in quella scatolina nera mi rivela le mie sensazioni, è uno strumento di verità e uno specchio del mondo. Sin dalla mia prima Leica, comprata nel ’63, mi sono sentito trasformato in un umano che con gli occhi poteva finalmente mettere a fuoco la poesia, la drammaticità, le sensazioni di ogni giorno: finalmente tutto aveva senso”.

Gli appuntamenti speciali di Leica nel mondo

Due le linee di sviluppo del programma di Leica per il 2025: da una parte ci saranno gli appuntamenti speciali e dall’altro le grandi mostre. Per quanto riguarda gli appuntamenti, le danze si apriranno, a breve, a Dubai. Poi ci si sposta a Milano dall’8 al 13 aprile, in concomitanza con il Fuorisalone: questa è la prima collaborazione di Leica con la Milan Design Week, e nello spazio commerciale ed espositivo a due passi dal Duomo aprirà un percorso interattivo e luminoso che illustrerà l’evoluzione del design Leica in cento anni con modelli, disegni e sketch (percorso che poi andrà nel museo della compagnia a Wetzlar). Poi ci saranno delle giornate speciali a New York (tra fine aprile e maggio) e a Wetzlar (25-28 giugno) – con una tre giorni di workshop, conferenze e la première di A century of Vision – a Camera Changes Photography (titolo in corso di definizione), film di Reiner Holzemer che mette al centro la Leica vista dai suoi fotografi -; quindi si terranno degli appuntamenti a Shanghai (26 luglio – 25 agosto) e a Tokyo, che ospiterà tra ottobre e dicembre dei progetti dentro e fuori dalla galleria di Omotesando.

Nel frattempo, al Leitz Museum della sede centrale di Wetzlar, si terrà un programma parallelo che andrà avanti tutto l’anno: si comincia il 6 febbraio (e fino a maggio) con la mostra Street Magic, che aprirà in grande stile l’archivio Leica (che verrà tutto digitalizzato) seguendo la storia della street photography; da giugno a settembre si terrà una mostra di Sebastião Salgado (con l’artista presente); mentre a ottobre ci sarà la nuova edizione degli Oscar Barnack Award.

Le mostre di Leica nel mondo

Delle 29 gallerie che Leica vanta in tre continenti, Rehn-Kaufmann ne ha scelte 12 – una per ogni mese del 2025 – in cui aprire le mostre In Conversation, che prevedono l’accostamento di due fotografi sempre diversi della Leica Hall of Fame. Si comincia a gennaio a Francoforte con la coppia Walter Vogel + Franziska Stünkel; poi si doveva proseguire a febbraio con la mostra di Joel Meyerowitz e Barbara Davidson a Los Angeles, ma probabilmente questa verrà posposta per via dei gravi incendi di questi giorni (con Meyerowitz che ha messo una sua foto all’asta per aiutare gli artisti che hanno subito forti danni); poi a marzo la galleria di Madrid ospiterà Ara Güler insieme a Lys Arango; ad aprile saranno a Monaco Jürgen Schadeberg e Johanna Maria Fritz; mentre a maggio aprirà a New York la mostra di Bruce Davidson e Sara Messinger.

Poi, a giugno, sarà la volta dell’Italia, con una mostra milanese di Gianni Berengo Gardin e Roselena Ramistella; a luglio aprirà la mostra di Ralph Gibson e Jing Huang a Taipei; ad agosto, a Melbourne, ci saranno Steve McCurry e Jessie Brinkman-Evans; a settembre aprirà a Parigi la mostra di Thomas Hoepker e Eduard Elias; quindi a Tokyo saranno accostati, a ottobre, Elliott Erwitt e John Sypal; poi a novembre si terrà a Londra la mostra dedicata a René Burri e Tari Ferenc; e infine si terrà a dicembre a Vienna la mostra di Barbara Klemm e Lena Mucha, che chiuderà questo speciale anno a tu per tu con i grandi nomi della fotografia mondiale.

Giulia Giaume

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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