A Bologna è in arrivo una grande mostra dedicata a Che Guevara

Un viaggio nella storia e nella vita di un uomo che ha segnato intere generazioni diventando simbolo della rivoluzione: così si pone la mostra dedicata al mitico Che Guevara, ospitata negli spazi del Museo Archeologico

L’umanità, gli ideali e i legami affettivi di Ernesto Guevara de la Serna (Argentina, 1928 – Bolivia, 1967) – meglio conosciuto come Che Guevara – sono al centro di Che Guevara tù y todos, la grande mostra ospitata negli spazi del Museo Archeologico di Bologna a partire dal 27 marzo (e visitabile fino al 30 giugno). Curato da Daniele Zambelli, Flavio Andreini, Camilo Guevara e Maria del Carmen Ariet Garcia, il progetto espositivo intende raccontare “il Che” attraverso i momenti cruciali della sua vita personale e politica, riunendo un vasto repertorio fotografico e documentaristico inedito dal Centro de Estudio Che Guevara a L’Avana.   

La mostra su Ernesto Che Guevara al Museo Archeologico di Bologna 

La mostra riunisce oltre 2mila documenti inediti, tra lettere, appunti, diari, fotografie, immagini ufficiali e private. Questi, assieme a scritti autografi e video dell’epoca, animano il percorso espositivo che è suddiviso in tre livelli narrativi: si parte dal contesto storico e geopolitico, di stampo giornalistico; si passa poi alla sezione biografica, ripercorrendo gli eventi pubblici e privati della vita del Che; e si conclude con la sfera intima e personale, dove sono raccolti scritti e registrazioni inedite delle poesie che Ernesto compose per la moglie Aleida.

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Ernesto Che Guevara con Fidel castro in Sierra Maestra 1957, © Centro de Estudios Che Guevara

Che Guevara: un uomo, un politico e un rivoluzionario 

Il titolo della mostra, tú y todos, riprende un verso di una poesia che il Che scrisse alla moglie prima della sua partenza per la Bolivia, dove fu catturato e assassinato  a seguito di un lungo interrogatorio, il 9 ottobre 1967. Il titolo sottolinea l’intento della mostra, ovvero restituire una dimensione intima e consapevole della figura di Ernesto Che Guevara, distaccandola dal mito del guerrigliero intransigente e senza paura costruito dai media dell’epoca.

Che Guevara: tra mito e attualità 

Dietro al personaggio, icona della rivoluzione, ho scoperto la persona, un uomo che sentiva veramente sul suo volto bruciare lo schiaffo dato dal potere ad una moltitudine di uomini e donne a cui è stata tolta speranza e dignità”, spiega il curatore del progetto espositivo, Davide Zambelli. “L’obiettivo della mostra non è alimentare l’epicità del personaggio. Men che meno schierarsi in uno sterile dibattito/giudizio etico morale sulle sue scelte di uomo pubblico e dell’uomo nella sua vita privata. I tre percorsi espositivi ambiscono piuttosto a stimolare nel pubblico una riflessione sulla storia di un uomo certamente fuori dal comune, sulle sue domande, le sue urgenze e su un periodo storico cruciale per comprendere l’attualità”.

Valentina Muzi 

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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