Due sedi per Question Mark. A Milano e in Liguria la galleria diffusa di urban art si stabilizza
Il progetto di galleria diffusa che ha curato i murales al NYX Hotel vicino alla Stazione Centrale apre due spazi espositivi permanenti a Milano e a Finalborgo. Le proposte? Graffitismo e nomi storici della Scuola di Calice Ligure.
Con il progetto nomade di galleria diffusa Question Mark, il gallerista di origini liguri Daniele Decia ha curato a Milano diversi interventi legati al muralismo e all’arte pubblica: dal murale di Elian sui Navigli a un intero hotel a quattro stelle – il NYX Milan – ridisegnato da 13 street artist italiani. Ora per Question Mark è arrivato il momento di avere una sede espositiva permanente, anzi due: una a Milano con inaugurazione il 21 dicembre con la doppia personale di Lio e Danilo Sergiampietri e una a Finalborgo, in Liguria, che si aprirà il 17 dicembre con Viceversa, una doppia personale di Gianmaria Giannetti e Sergio Olivotti. “Più che idea credo si tratti di esigenza, per me e Stefania era indispensabile avere un luogo stanziale dove poter proporre i nostri artisti con continuità”, spiega ad Artribune Decia che gestirà i nuovi spazi in società con la sua compagna Stefania Sarri, figlia dell’artista Sergio Sarri. “Il concetto ‘diffuso’ sarà sempre parte integrante del nostro progetto, ma per realizzarlo al meglio c’è bisogno di una base di partenza e questa base è giusto che sia un luogo d’incontro piuttosto definito. Abbiamo già parecchi progetti in cantiere legati al muralismo contemporaneo per cui senza dubbio realizzeremo anche delle temporary exibition itineranti”.
LO SPAZIO MILANESE
A Milano la galleria sorgerà in via Briosi, all’angolo con Piazza Guardi in piena Città Studi, in un negozio sfitto di 60 mq su due livelli, con la possibilità di utilizzare due pareti lunghe 4 metri una di fronte all’altra. “Questo è un quartiere molto vivo e interessante, la dimensione della città a tratti assume un aspetto di grande paese, è una zona facilmente raggiungibile con i mezzi propri o con i mezzi di trasporto”, continua il gallerista. “Ovviamente ci occuperemo come sempre dei collezionisti che ci seguono da tempo e cercheremo di avvicinarne sempre in numero maggiore. Anche perché è nostra intenzione proporre artisti e progetti anche molto diversi fra loro proprio per dare spazio a più “mondi” possibili”. Qui, la proposta sarà infatti più giovane e legata al graffitismo e all’urban art, anche se non disdegnerà nomi storici o già affermati.
IN LIGURIA INVECE…
Per Finalborgo, il discorso è diverso perché, in un classico magazzino di 50 mq con archi che si chiamerà Question Mark Lab, oltre alle mostre ci saranno laboratori che spazieranno dall’illustrazione alla scrittura creativa, passando dalla calligrafia. “Da quando siamo nati nel 2015 abbiamo sempre cercato degli spazi in Liguria dove aprire una galleria per l’estate, siamo stati alla Fortezza di Castelfranco a Finale Ligure, a Calice Ligure e l’estate scorsa a Pietra Ligure e ogni volta ci toccava ricominciare da capo”, racconta Decia. “Finalborgo è uno dei borghi più belli d’Italia e a differenza di altri luoghi rivieraschi ha una continuità di ricezione turistica lungo tutti i mesi dell’anno, per cui anche lì l’esigenza di avere un luogo fisso era abbastanza indispensabile”. Ma come procederanno le mostre di entrambi gli spazi dopo quelle inaugurali? “Non vorrei svelare troppo su quello che sarà la programmazione futura”, risponde Decìa, “l’unica cosa che posso dire è che sicuramente avremo artisti con un background nei graffiti, ci occuperemo di controculture e valorizzeremo la storia della Scuola di Calice, nata nel piccolo paese ligure negli anni ’60 e continuata fino alla metà degli anni ’80”.
– Claudia Giraud
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