Ad aprile al via l’ottava edizione dell’Outdoor Festival a Roma. Ecco le prime anticipazioni

Dal 14 aprile ritorna a Roma il festival dedicato alla cultura metropolitana, con un focus dedicato al valore del patrimonio culturale attraverso un programma di eventi che interessano arte, musica e televisione. Ne abbiamo parlato con alcuni dei protagonisti…

Alla sua ottava edizione, l’Outdoor Festival si rinnova e sceglie il Mattatoio Testaccio come sua nuova sede. Questa è stata definita come una piccola rivoluzione rispetto agli anni precedenti, dove lo spettatore era invitato, come in una caccia al tesoro, a scoprire ed esplorare le opere esposte in diversi luoghi della città. La tematica scelta è Heritage, il “Patrimonio: la cultura popolare di oggi, tra influenze internazionali, mass media e social network, sarà al centro di un’indagine che metterà in risalto il singolo e le proprie scelte.” Per questo il festival propone un’offerta eterogenea che si articola in varie sezioni: Arte, Musica e Televisione, alle quali si aggiungono le aree dedicate alle Conferenze e al Mercato dei makers contemporanei.

LA POSSIBILITÀ DI SCEGLIERE IL PROPRIO PERCORSO

Il focus dedicato all’Arte è ospitato nel Padiglione 9b del Mattatoio Testaccio ed è curata da Antonella di Lullo e Christian Omodeo, che hanno pensato di sviluppare un percorso diviso in quattro diverse sezioni realizzate dal collettivo di architetti romani Orizzontale. “In accordo con i curatori siamo partiti dal tema del labirinto per creare questi diversi itinerari”, ci spiegano gli architetti. “Diciamo che è presente una grande struttura centrale da cui partono diversi percorsi. Ogni visitatore sarà libero: avrà la possibilità di scegliere se continuare il percorso fino alla fine, interromperlo, tornare indietro o addirittura cambiarlo. L’itinerario sarà quindi non statico ma dinamico, proprio come il tema principale Heritage. Fino a qualche anno, fa quando si parlava di eredità, si pensava a qualcosa di statico, invece oggi non è più così; di conseguenza è fondamentale dare una reinterpretazione di quello che riceviamo dal passato.”

Kid Acne

Un intervento degli inglese Kid Acne a Roma. Ph Guido Gazzilli

CAMMINARE TRA LE EREDITÀ

Quattro diversi fili condurranno, quindi, lo spettatore all’interno del percorso espositivo. Ogni itinerario sarà differente per artisti e opere realizzate. Il primo sarà legato alla Disobedience e raggrupperà generazioni di pittori e scultori di ogni età che nel tempo hanno cercato di incarnare dei modi di lottare e sognare che si distaccano da quelli ereditati dal passato per non inciampare sugli stessi errori. Il secondo è Lighspeed, che propone un diverso modo di approcciarsi con quello che è stato, il terzo Retromania, che cerca di ridare una dignità a tutti quegli oggetti che sono stati prodotti industrialmente per elevarli a testimonianza vera e tangibile del passato. E infine Total Recall, che ci invita a rivedere, forse con nostalgia, le diverse modalità che abbiamo di interfacciarci con il passato.

LA STORIA DI OUTDOOR

Il progetto Outdoor di nufactory nasce nel 2010 con l’intento di contribuire ad un cambiamento nel tessuto sociale della città con azioni di carattere culturale, riuscendo a rivoluzionare il quartiere Ostiense. Come? Attraverso interventi di Street Art su complessi residenziali rimasti incompiuti in tutta la città. Dal 2014 Outdoor cerca di riattivare quei luoghi in disuso della Capitale come l’Ex Dogana Ferroviaria, offrendo così un nuovo luogo di aggregazione. Infine nel 2015 dà la possibilità ai cittadini di riappropriarsi dell’area della ex Caserma Guido Reni, luogo preposto alla nascita del nuovo quartiere sede, forse, del Museo della Scienza di Roma.

– Valentina Poli

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Valentina Poli

Valentina Poli

Nata a Venezia, laureata in Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, ha frequentato il Master of Art presso la LUISS a Roma. Da sempre amante dell'arte ha maturato più esperienze nel…

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