Performance in metro a Milano. Un video documenta l’intervento di Lorenzo Marini per la Fase2
L’artista e pubblicitario ha voluto celebrare le città che ricominciano a vivere dopo il coronavirus grazie ai loro abitanti scrivendone il nome sui manifesti pubblicitari, come in una bacheca. Ecco il video della performance
È stata una performance in diretta social molto partecipata quella che si è svolta nella metropolitana di Milano qualche giorno fa. Stiamo parlando dell’intervento sul progetto artistico fatto di manifesti pubblicitari DynamicType di Lorenzo Marini (Monselice, 1958), curato da Sabino Maria Frassà, e reso possibile grazie alla partnership con IGPDecaux, azienda leader della comunicazione esterna, e al progetto Cramum della Fondazione Cure Onlus. L’artista e pubblicitario, attualmente impegnato nella mostra personale Out of Words presso Gaggenau DesignElementi Hub, ha voluto celebrare le città che ricominciano a vivere dopo il coronavirus (infatti l’intervento che spazia da tram a pensiline è stato pensato anche per le città di Roma, Torino e Firenze), ma anche la bellezza, la gioia e la felicità del ritrovarsi nuovamente insieme.
Si tratta di un’opera d’arte pubblica, sociale e corale, composta da 6 alfabeti e oltre 150 simboli grafici, con infinite possibilità di combinazione. Su uno di questi pannelli è poi intervenuto con la performance Tell me Your Name (Dimmi il tuo nome) realizzata venerdì 22 maggio all’interno della metropolitana di Milano, fermata Duomo, scrivendo con i pastelli a olio e pastelli a cera i nomi dei passanti: persone che in tutta semplicità stanno facendo rivivere le nostre città. “Mi sono chiesto in un momento in cui siamo tutti così precari: quanto tempo può durare un’opera d’arte? Senz’altro non secoli e non decenni. Solo pochi giorni”, spiega l’artista. “Così ho progettato un’opera non vendibile, che sapevo sarebbe durata solo 15 giorni. Questo è infatti il tempo predefinito della durata di questo tipo di manifesti, solitamente utilizzati per fini commerciali“. Ecco il video della performance…
-Claudia Giraud
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