Gli scatti di Giacomelli in formato gigante per le strade di Mondolfo. Al via Synesthesia Festival
Il festival, che quest’anno a causa della pandemia dovrà rinunciare al consueto calendario di performance, concerti, mostre e incontri, propone un progetto di arte urbana permanente che trasforma le strade del comune marchigiano in una galleria a cielo aperto. Intervista al direttore.
Mondolfo, in provincia di Pesaro e Urbino, è un comune situato su una collina a poca distanza dal mare Adriatico, presso la foce del fiume Cesano. È in questo borgo, nominato tra i più belli di Italia, che si svolgerà la terza edizione di Synesthesia Festival, a partire dal 7 agosto 2020. L’edizione di quest’anno punterà tutto sulle arti visive, creando un percorso attraverso gli scatti di Mario Giacomelli (Senigallia, 1935-2000), stampati in formato gigante per l’occasione. Le opere di un grande artista internazionale – ma intrinsecamente legato a questi luoghi – si inseriscono così in un grande progetto di arte urbana che prende il nome di MONDOLFO GALLERIA SENZA SOFFITTO e che punta a mantenere intatta l’identità della manifestazione, “un evento multisensoriale unico nel suo genere che vuole evocare e stimolare tutti i sensi dell’uomo”. A questo, si aggiungeranno le opere murali degli street artist Eron, Lore Prod e Andrea Sata e altri, chiamati a intervenire per questa speciale edizione. Ce ne ha parlato il direttore artistico Filippo Sorcinelli, che ogni anno si occupa di Synesthesia Festival assieme all’associazione locale PAM – Pro Arte Mondolfo.
Come annunciato, Synesthesia Festival giunge alla terza edizione in una “forma rinnovata”. In cosa differisce rispetto ai precedenti anni?
La forma in realtà è semplicemente rimodulata nella sua programmazione a causa dell’epidemia in corso. Abbiamo cercato di “forzare” quest’edizione e non rimandare, poiché ritengo sia utile un messaggio proteso alla speranza e alla fiducia. Dunque, Synesthesia Festival 2020 non si svolgerà per intero nel mese di luglio ma inizierà in luglio il suo cammino, con appuntamenti mensili fino a ottobre, gestiti e rivisti secondo le norme che via via verranno emanate.
Come mai hai scelto di mettere al centro di questa edizione le opere di Mario Giacomelli?
Mario Giacomelli, che ho avuto il privilegio e l’orgoglio di conoscere personalmente, sarà una punta di diamante nel progetto Mondolfo Galleria Senza Soffitto in programma dalla prima settimana di agosto. Sarà la sua fotografia, insieme a pitture, sculture e street art a far diventare Mondolfo una grande galleria d’arte permanente a cielo aperto.
In che modo i suoi scatti verranno disposti per di Mondolfo?
Inizieremo con quattro delle sue fotografie, in versione macro ed incorniciate in corten, sinesteticamente connesse con il luogo in cui verranno collocate, con la poesia scritta proprio da Mario Giacomelli accanto e con le materie poetiche di suo figlio Simone.
Parlaci invece degli street artist invitati alla manifestazione: in cosa consisterà il loro lavoro? Sarà in qualche modo collegato al linguaggio di Giacomelli?
Come dicevo sopra, Mario Giacomelli sarà soltanto un “canale” che contribuirà in maniera significativa al progetto Mondolfo Galleria Senza Soffitto. Sono stati già segnalati quattro street artist, uno dei quali originario di Mondolfo, che avranno il compito di riqualificare, evidenziare, rivestire di nuovo il centro storico e urbano, dando vita ad un circuito dinamico che richiamerà altri artisti che intendono dare il loro contributo alla Bellezza. L’invito perciò è rivolto a tutti gli artisti che intendono camminare con noi nel corso degli anni.
Synesthesia Festival riesce a mettere in dialogo il contemporaneo con il paese di Mondolfo: qual è l’effetto finale? Si crea armonia tra le due parti?
Non sempre tutto avviene in assoluta armonia. È chiaro che, in un certo senso, Synesthesia Festival può risultare come una piccola “violenza” alla quotidianità di Mondolfo. Giunti alla terza edizione, devo dire che Amministrazione e cittadini, anche i più esuberanti, ne stanno comprendendo il valore e la portata, di certo non solo locale. Speriamo che questa “violenza” possa scomparire definitivamente. Una cosa è certa. Oggi tante persone mi fermano per strada chiedendomi: ‘cosa farete quest’anno? Organizzerete qualcosa?’. Per me è già una grande conquista!
A proposito di PAM – Pro Arte Mondolfo: qual è l’identità e la missione di questa associazione?
Come si evince dal nome, Pro Arte Mondolfo è fondata con il proposito di promuovere il patrimonio artistico già presente a Mondolfo, e di ampliarne il valore culturale con la messa in scena di eventi, spettacoli, mostre, conferenze e momenti di festa derivati dalla partecipazione di artisti e relative opere dal respiro nazionale e internazionale.
Raccontaci di più.
PAM vuole essere un ulteriore strumento per la valorizzazione e la promozione del territorio di Mondolfo, già uno dei Borghi più Belli d’Italia, cercando di dare un taglio all’indifferenza verso l’arte, potente strumento di cultura, divulgazione, gentilezza, comprensione e indulgenza verso le persone. ProArte Mondolfo è stata fondata da persone che provengono da orizzonti professionali e esperienze di vita differenti, accomunati dalla volontà di promuovere il ruolo essenziale del dialogo, della conoscenza e della riflessione sulle arti antiche e contemporanee.
Come vorresti concludere questa intervista?
Questo nostro mondo è complesso per chi pensa e per chi esegue. È un’infinita sceneggiatura e spesso la si condivide almeno per qualche istante con coloro che intraprendono scelte simili. Mai identiche, ma simili. La storia mi ha insegnato che sono esistite delle figure che hanno avuto come comune denominatore una ricerca incessante verso una particolare idea dell’arte e della Bellezza. Per alcuni questa ricerca è divenuta una nevrosi, per altri una battaglia… nel passato e nel presente credo di essere in ottima compagnia. Mondolfo si merita molto di più di quanto fatto fin oggi in campo artistico: ha risorse e capacità culturali ancora da scoprire, ma molti cittadini le ignorano… il nostro sarà un cammino interessante e tutto in salita.
-Giulia Ronchi
https://www.synesthesiafestival.it/
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