Arte pubblica a Milano: nasce un ufficio dedicato, con vademecum per fare street art in città
Nasce per semplificare l’iter autorizzativo di progetti di arte urbana, comprendendo sia street art, cioè gli interventi artistici su muri, che public art: installazioni, monumenti, interventi sonori e performance negli spazi pubblici
“Arte negli spazi pubblici: proponi un progetto” è l’invito che compare non appena si accede alla nuova pagina del sito del Comune di Milano, Arte negli Spazi Pubblici, da pochissimo online. Messo così, sembrerebbe un lasciapassare per hobbisti e scultori della domenica che, armati di buona volontà, intendessero lasciare il proprio segno artistico nello spazio all’aperto messo a disposizione in città. In realtà, il sito fa riferimento al nuovissimo Ufficio Arte negli Spazi Pubblici, uno sportello “dedicato al coordinamento delle procedure di autorizzazione, in collaborazione con le altre Direzioni, per la produzione di opere d’arte ideate e realizzate negli spazi pubblici, intesi come luoghi della collettività e della condivisione, al di fuori degli spazi espositivi tradizionali”. Un luogo nato per semplificare l’iter autorizzativo fatto di tante procedure burocratiche, ma dalla struttura complessa, con tanto di vademecum per districarsi tra le varie tipologie di opere di street art da realizzare nel territorio del Comune di Milano, divisi tra Interventi artistici; Interventi artistici sostenuti da sponsor; Interventi di natura commerciale, ovvero progetti di muralismo usati come strumenti pubblicitari: in questo caso ci si dovrà rivolgere all’Ufficio Pubblicità.
I MURI LIBERI
C’è anche una sezione dedicata ai Muri liberi: 100 localizzati in 70 zone della città, sui quali gli artisti possono esprimersi liberamente e che l’Amministrazione ha individuato a partire dal 2015, un po’ sul modello di MurArte, il progetto lanciato nel 1999 dal Servizio Politiche Giovanili del Comune di Torino e tuttora in essere, con l’obiettivo di riqualificare alcune aree cittadine, mescolando slancio creativo e partecipazione sociale. Realizzato dal nuovo ufficio della Direzione Cultura del Comune di Milano, l’ufficio Arte negli spazi pubblici fa capo a Marina Pugliese, ex direttrice del polo dei musei di arte moderna e contemporanea, che comprende Museo del Novecento, Gam e Mudec, e vuole affiancare artisti e curatori non solo nella street art, ma anche nella realizzazione di progetti di arte urbana intesa nel suo senso più ampio.
L’UFFICIO ARTE NEGLI SPAZI PUBBLICI
Quindi anche l’arte pubblica che comprende installazioni, monumenti, interventi sonori e le performance artistiche negli spazi pubblici. Tra gli ulteriori obiettivi ci sono poi la creazione di sinergie con il sistema culturale esistente, il censimento e la valorizzazione del patrimonio di opere sin qui realizzate con una mappatura completa e il bando di concorsi per nuove realizzazioni di arte urbana. “L’Ufficio Arte negli Spazi pubblici è uno strumento prezioso a sostegno di questa forma d’arte, che ha visto nel tempo, e vede tuttora, una sempre crescente domanda di nuovi interventi”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno. “Negli scorsi anni il Comune ha tenuto aperto un dialogo costante con gli operatori del territorio, sostenendo la loro attività con provvedimenti come l’esenzione della Cosap per gli interventi artistici sui muri. La sua nascita si colloca anche all’interno del dibattito pubblico aperto durante questo anno di convivenza con la pandemia nell’ambito dal documento ‘Milano 2020’, che ha visto consolidarsi il concetto di arte pubblica non solo come contributo alla qualità della vita nei quartieri, strumento di coesione sociale e stimolo alla riflessione, ma anche come veicolo di bellezza che invita i cittadini ad essere turisti nella propria città”.
–Claudia Giraud
https://www.comune.milano.it/servizi/arte-negli-spazi-pubblici-a-milano-proponi-progetto
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati