Street art vandalizzata? Ora c’è un idrogel che rimuove i tag senza rovinare il dipinto sotto

Si tratta di un prodotto altamente ecologico, inventato da un team di ricercatori chimici dell’Università di Firenze, dedicato proprio alla rimozione selettiva di sovraverniciature su opere di street art

A volte anche la street art, e non solo i monumenti, può attirare atti di vandalismo come scritte e segni colorati, spesso difficili da rimuovere senza distruggere il dipinto sottostante. Può succedere all’arte illegale come a quella autorizzata, se prendiamo l’esempio di qualche anno fa del fregio Triumphs and Laments di William Kentridge sul Lungotevere, vandalizzato più volte nonostante la fragilità della sua natura: il disegno nasce, infatti, da una pulitura della patina di smog. Ora, però, è stata scoperta una speciale tecnologia in grado di rimuovere i tag indesiderati preservando la superficie sottostante. Si tratta di un prodotto altamente ecologico dedicato proprio alla rimozione selettiva di sovraverniciature su opere di street art.

Il murale di William Kentridge vandalizzato

Il murale di William Kentridge vandalizzato

IL PRODOTTO PRESENTATO DAL SUO IDEATORE

Per decenni, ci siamo concentrati sulla pulizia o sul restauro di opere d’arte classiche che utilizzavano vernici progettate per durare secoli“, afferma il chimico Piero Baglioni, ricercatore principale del progetto, realizzato insieme a un team formato da colleghi dell’Università di Firenze, e presentato nel corso di una riunione online dell’American Chemical Society, organizzazione senza scopo di lucro istituita dal Congresso degli Stati Uniti. “Al contrario, l’arte moderna e la street art, così come i rivestimenti e i graffiti applicati sulla parte superiore, utilizzano materiali che non sono mai stati destinati a resistere alla prova del tempo“. Ora, lui e il suo team, hanno ideato un fluido nanostrutturato basato su solventi non tossici, caricato con degli idrogel ad alta ritenzione che rilasciano molto lentamente agenti detergenti: solo lo strato superiore indesiderato viene rimosso in pochi secondi o minuti, senza danni o alterazioni al dipinto originale. La street art e le tag sovrastanti di solito sono fatte con vernici che hanno una composizione simile, per cui la rimozione dello strato superiore danneggia spesso lo strato sottostante.

I METODI UTILIZZATI FINO AD OGGI

Fino ad ora, l’unico modo per risolvere la situazione era utilizzare detergenti chimici o compiere azioni meccaniche come la raschiatura o la sabbiatura: metodi poco controllabili e controproducenti. Così ora, dopo dozzine di test, che hanno contribuito a determinare per quanto tempo il gel dovesse essere applicato e rimosso senza danneggiare il dipinto sottostante, il prodotto è stato testato su un vero murale a Firenze, dove sono stati eliminati con successo i segni indesiderati senza intaccare l’opera originale. Gli idrogel saranno disponibili in commercio da CSGI Solutions for Conservation of Cultural Heritage, una società fondata da Piero Baglioni e altri, un consorzio universitario finanziato principalmente attraverso programmi dell’Unione Europea.

-Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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