Street Art in Calabria. Gulìa Urbana porta a Diamante opere di Jorit, Kraser, SteReal e Tony Gallo
Nella cittadina calabrese è in corso, fino al 16 agosto, “Diamante Murales 40”, festival di street art che attraverso la creatività contemporanea valorizza e promuove il territorio
Recuperare aree poco valorizzate, offrire nuovi spunti di riflessione, promuovere le arti contemporanee: questi in sintesi gli obiettivi principali del progetto Gulìa Urbana, ideato e sviluppato dal collettivo Rublanum che in nove anni di impegno e passione ha arricchito il paesaggio e gli orizzonti di tanti piccoli centri della provincia cosentina e catanzarese – Rogliano, Parenti, Mangone, Cellara, Pedivigliano, Scigliano, Rose, Santa Sofia d’Epiro, Belsito, San Giorgio Albanese, Nocera Terinese – con incursioni a Taranto, per il progetto itinerante T.R.U.St., e Latina, in collaborazione con il Centro Antiviolenza Donna Lilith e l’amministrazione comunale.
GULÌA, UN NOME CHE È EMOZIONE
Gulìa nel dialetto meridionale significa voglia, desiderio. Quello di tre giovani calabresi – Giacomo Marinaro, Matteo Falbo e Andrea Falbo – “desiderosi” di dare un’impronta artistica ad alcuni spazi cittadini rispettando però “lo spirito dei luoghi” e interagendo con la comunità locale. Un movimento che dal 2012 è stato in grado, grazie a installazioni artistiche, attività di guerrilla gardening eworkshop creativi, di migliorare il tessuto urbano e sociale, instaurando un dialogo fra la popolazione e l’artista di turno che si apre ad uno scambio di idee e culture. Le opere di artisti internazionali come Alice Pasquini, Vesod, Dimitris Taxis, Psiko, Massimo Sirelli, Helene Bur, e recentemente Artez, Slim Safont, Emeid, Attorep, Oniro, Claudio Morne e Zeus, colorano oggi una parte dell’edilizia urbana dell’entroterra calabrese.
IL FESTIVAL “DIAMANTE MURALES 40”
È in corso in questi giorni Diamante Murales 40, festival di arte urbana per celebrare il quarantennale dalla realizzazione dei primi murales che hanno fatto del borgo turistico del Tirreno cosentino il “paese dei nasi all’insù”. Un omaggio alla visionaria idea del pittore Nani Razetti, che nel 1981 chiamò 80 artisti internazionali per affrescare il centro storico di Diamante, cambiando per sempre il volto del paese. “Il coinvolgimento di Gulía Urbana in Diamante Murales 40”, spiega Giacomo Marinaro, “nasce da un magnifico incontro con il festival OSA-Operazione Street Art. La voglia e la necessità di collaborare e fare rete è stato il motivo per cui si è deciso di avviare un percorso di crescita e perfezionamento insieme. È raro non incontrare invidie e personalismi in ambienti come questo. Abbiamo scelto di coinvolgere artisti di spessore e curare opere che potessero integrarsi al meglio nel borgo di Diamante. Jorit con la rappresentazione di Basquiat, tra i primi muralisti ad essere riconosciuto nel mondo dell’arte, ha voluto celebrare l’idea pioneristica nata 40 anni fa nei vicoli di Diamante. Tony Gallo”, continua Marinaro, “ha posto l’accento sulla tematica ambientale rappresentando in suoi soggetti immersi in una fiabesca ambientazione naturalistica. Kraser ha voluto riprodurre sul muro la statua del Dio Hermes, proprio a voler celebrare la Magna Grecia. Mentre SteReal ancora una volta richiamerà l’attenzione sulla tematica femminista”. Gulìa Urbana, alla direzione artistica del progetto in partnership con OSA e Manufactory Project, sta lavorando alla realizzazione di quattro nuovi interventi ad opera di altrettanti street artist di fama. Da Napoli arriva Jorit, riconosciuto per il suo stile inconfondibile, con grandi volti solcati da cicatrici che sono veicolo di forti messaggi di natura sociale. Da Padova Tony Gallo, con i suoi soggetti onirici e antropomorfi. Spagnolo attualmente trapiantato a Milano è Kraser, che porta a Diamante il suo lettering e i contrasti accesi di colori. E poi, da Milano, SteReal, riconoscibile da un tipico realismo misto ad elementi astratti.
– Franca Ferrami
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