Otto murales per otto zone di Milano: così la street art interpreta lo spirito dei quartieri
Il progetto di Yes Milano, Ufficio Arte negli Spazi Pubblici e Fondazione di Comunità Milano, Un nome in ogni quartiere, vede la realizzazione di una serie di opere pubbliche che interpretino artisticamente il nome del quartiere in questione
Un nome in ogni quartiere: con otto opere di arte pubblica l’iniziativa curata da Yes Milano, in collaborazione con l’Ufficio Arte negli Spazi Pubblici e il supporto della Fondazione di Comunità Milano, fa esattamente quello che promette. Il progetto, nato sul portale di promozione della città nell’ambito della campagna Neighborhood by Neighborhood, ideata da Milano&Partners, prevede la creazione di diversi murales sparsi per tutta Milano che interpretino artisticamente l’identità di ogni quartiere, come suggerisce il nome, per promuovere e valorizzare aree più o meno note. Sette di questi landmark sono stati già realizzati, con location in Bovisa, a Portello, in Città Studi, Porta Romana, al Gallaratese, al Lorenteggio e, l’ultima, al Corvetto. Milano, che con la street art ha visto progetti finanziati da grandi aziende (si vedano le iniziative di Porsche e Fineco) così come anche nati dal basso, non è nuova al rinverdimento artistico di matrice pubblica: da Nolo a Niguarda, dai Navigli al Giambellino, la città è sempre più colorata – non senza margine di dibattito.
-Giulia Giaume
BOVISA
L’omaggio alla Milano dei quartieri copre aree diverse con stili e curatele molto distanti tra loro. Essenziale e geometrica l’opera di apertura dell’artista Sorte, all’anagrafe il 24enne Andrea Gasparro, realizzata in via Cosenz 11 all’interno della rassegna Poli Urban Colors 21 con una dedica ai “Bovisa Makers”, con la curatela di Luca Meyr.
PORTELLO
È tutto incentrato sul lettering graffitaro l’intervento artistico in piazza Portello – comparso su una grande scala elicoidale – di Rendo, pioniere milanese.
PORTA ROMANA
Gli interventi di arte urbana interpretano ognuno a proprio modo alcune caratteristiche dei quartieri nelle quali è facile che si ritrovino gli abitanti stessi: come non sentire la voce di Nanni Svampa in quel “Porta Romana Bella”, opera degli ormai storici Orticanoodles e di Marco Goran Romano svelata durante l’Art Week 2021.
CITTÀ STUDI
Apprezzabile anche il riconoscimento del carattere STEM della sede storica del Politecnico, da cui l’opera della designer e artista Serena Confalonieri mutua un design “scientifico”. Anche in questo secondo caso, la curatela è degli Orticanoodles, nome d’arte del duo street artist Wally e Anita, che hanno reso l’omonima Ortica un parco a cielo aperto dalle forti connotazioni civili – una guerriglia urbana alla volta.
GALLARATESE
Il coinvolgimento della cittadinanza per la realizzazione del murale dedicato al Gallaratese è stata molto forte. L’opera del famoso street artist Pao, nome d’arte di Paolo Bordino, è venuta infatti alla luce anche grazie al lavoro dei ragazzi del quartiere – già coinvolti dall’artista per la decorazione di panchine e panettoni.
LORENTEGGIO
Forte anche lo spirito del recupero di aree dismesse o in passato poco curate, come accade al Lorenteggio – dove il progetto di YesMilano, qui affidato all’abile mano di Napal con la curatela di STRADEDARTS Urban Gallery 1988, si affianca a una serie di opere realizzate in vista delle Olimpiadi invernali.
CORVETTO
Al Corvetto la street di Pablo “Pinxit” Compagnucci e Lillo Loris ha colorato a colpi di metope un grande cavalcavia (un’idea che ai genovesi non suonerà nuova). La curatela è di Christian Gangitano. Ora, residenti, turisti e amanti di Milano attendono l’ottavo e ultimo quartiere, anche per vedere il fotoreportage Milan’s Murales di Daniela Cavallo in programma per il completamento del progetto.
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