Più donne nei nomi delle strade. A Roma ci pensa la street art
Al Largo Giuseppe Veratti, noto per essere considerato il quartiere degli scienziati (uomini) della Capitale, adesso verrà dedicato il doveroso spazio anche alle donne di scienza, con un progetto di street art che riflette sulla disparità di genere nell’ambito della toponomastica
Ridisegnare la toponomastica di una porzione di città attraverso la street art, per mettere in luce l’impegno delle donne di scienza che non hanno ricevuto finora la doverosa attenzione intitolando loro vie e piazze. Ed è proprio questa “mancanza” a gettare le basi di MART2022 – Millennials ARt Work, progetto che ridefinisce la toponomastica di Largo Giuseppe Veratti a Roma, nel quadrante adiacente a Valco San Paolo che si snoda tra da Via Enrico Fermi e Via Vito Volterra, vicino alla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma Tre, da sempre considerato il quartiere dei grandi uomini di scienza. Dall’11 novembre, grazie al coinvolgimento delle street artist Rame13, Giulia Ananìa, Martina Cips De Maina, Zara Kiafar e Giusy Guerriero, questo gap di genere verrà finalmente colmato, attraverso la creazione di un percorso d’arte pubblica che ritrae donne di scienza che “hanno cambiato la società”, spiegano gli organizzatori, “scienziate – a volte poco riconosciute – che trovano così il giusto spazio come omaggio al loro contributo, ma anche per motivare le generazioni future a seguirne le orme”.
A ROMA LE DONNE DI SCIENZA OMAGGIATE DALLA STREET ART
Per realizzare le facciate, ognuna delle street artist si è ispirata a un tema a partire dalla vita di Laura Bassi, fisica e accademica italiana tra le prime donne laureate al mondo e a occupare una cattedra universitaria, e alla quale Roma non ha mai intitolato una via o una piazza, a parte un piccolo giardino nei pressi di Largo Veratti. A dedicarle un murale è Rame13, che inoltre omaggia anche le scienziate Rosalind Franklin (madre della scoperta della struttura del DNA), Cecilia Payne (scopritrice della struttura della galassia) e Ipazia (filosofa, scienziata e matematica del III-IV sec. d.C.). A Franklin si ispira anche Giusy Guerriero, mentre Giulia Ananìa, Martina Cips De Maina e Zara Kiafar dedicano la loro opera al tema Donne e spazio con un omaggio all’astronauta e comandante della Stazione spaziale internazionale Samantha Cristoforetti. Dall’11 al 13 novembre, si susseguiranno eventi, incontri pubblici e visite guidate per scoprire i nuovi lavori di street art e conoscere vite e opere delle scienziate che le rappresentano.
Desirée Maida
Qui è possibile visionare il programma degli eventi di MART2022
http://www.dominiopubblicoteatro.it/
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