Taranto capitale di graffiti e street art per la terza edizione del Progetto Trust
Undici street artist da tutta Europa hanno rinnovato il territorio urbano tarantino, dalle periferie al centro, riportando la città al centro del panorama europeo di arte pubblica. Ecco le foto
Il delfino tarantino, il cambiamento climatico, un twist al più classico lettering e i volti di nomi cari alla città: sono solo alcuni dei temi scelti dagli undici artisti giunti da tutta Europa per rivoluzionare le facciate dei palazzi di Taranto con altrettanti graffiti. L’occasione è la terza edizione del progetto T.R.U.St da poco conclusasi: dalle periferie al centro, il territorio urbano tarantino è stato nuovamente coinvolto dall’iniziativa Taranto Regeneration Urban and Street, che dal 2020 sta portando la città mediterranea a diventare uno dei principali centri di arte pubblica del continente. Realizzate dall’11 ottobre al 13 novembre, le nuove undici opere si sommano alle ventidue già presenti, creando un percorso espositivo articolato, collaborativo e sempre più diffuso.
GLI ARTISTI DIETRO LE NUOVE 11 OPERE DI STREET ART A TARANTO
Per l’edizione 2022 del progetto T.R.U.St. – organizzato e coordinato dalle associazioni Rublanum e Mangrovie – sono accorsi a Taranto alcuni grandi e grandissimi nomi della street art europea: c’è Super A – alter ego di Stefan Thelen, tra i migliori street artist dei Paesi Bassi –, che ha reintepretato il Gatto con gli Stivali in forma “sbucciata”; poi la spagnola Anna Taratiel (nota come Ovni) ha realizzato in forma geometrica una riflessione sull’ambiente; l’irlandese Aches ha creato una complessa opera con le tecniche dei sub-pixel; l’italiano Etsom ha portato una rivisitazione del simbolo della città, il delfino; poi c’è Claudio Morne, che insieme agli abitanti del quartiere Salinella ha realizzato un omaggio alla giornalista Nadia Toffa per le inchieste da lei fatte sull’inquinamento cittadino; c’è poi Vesod, uno degli artisti più in vista del panorama italiano, che ha realizzato un’opera immaginifica dedicata al rapporto tra la città e il mare; l’italiano Joys ha fatto un lavoro di reinterpretazione del lettering in chiave spiccatamente geometrica; ci sono poi l’olandese JDL e del belga IOTA, che hanno riprodotto la grazia fisica di corpi e volti umani; l’italiana Alessandra Carloni, con un’opera surrealista di grande poesia il cui soggetto principale è un gabbiano-pilota; e infine l’iperrealista spagnolo Dadospuntocero, che ha focalizzato la sua opera sul tema del cambiamento climatico. Nella gallery tutte le foto da sfogliare.
Giulia Giaume
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