Bellano, il borgo sul Lago di Como che punta tutto sull’arte
Nell'incantevole paese sulla sponda orientale del Lago di Como, il Sindaco in collaborazione con l’Associazione culturale ArchiViVitali decide di trasformare il paese in un luogo tutto dedicato all’arte coinvolgendo anche i cittadini
Il Comune di Bellano spinge il paese verso una nuova direzione culturale. L’idea è quella di creare un nuovo borgo dell’arte lombardo che possa accogliere iniziative, mostre ed eventi senza però dimenticare la valorizzazione dei tesori storici del territorio. Il progetto prende vita in collaborazione con ArchiViVitali, Associazione culturale bellanese nata nel 2016 e capitanata dalla famiglia del pittore Giancarlo Vitali (Bellano, 1929).
BELLANO BORGO D’ARTE
“Ho sempre visto la cultura come una chiave interessante per la socializzazione, la condivisione e la creazione di momenti utili alla comunità. Dall’inizio del mio mandato mi sono chiesto cosa avessimo da offrire, e la risposta più vera ed autentica è stata l’arte. Inoltre volevo dimostrare che con la cultura si può mangiare, si può creare un’economia sulle attività culturali anche in un piccolo paese”, ci racconta Antonio Rusconi, Sindaco di Bellano. In questo modo nasce l’idea non solo di creare mostre che potessero coinvolgere tutta la città, ma anche e soprattutto l’idea di curare e valorizzare il patrimonio già esistente. Ci ricorda quello che è successo a Peccioli, il paese toscano che ha deciso di aprire Macca, il primo museo d’arte contemporanea a cielo aperto in Italia, che valorizza tutte le opere e le installazioni della città che ad oggi sono più di settanta.
LE INIZIATIVE DI BELLANO
Il Sindaco di Bellano si occupa di cultura a 360 gradi. Ospita in paese talk, organizza laboratori per bambini e dà nuova vita al cinema, che apre lui stesso in veste di volontario nel 2006. Viene anche organizzata una rassegna letteraria dal titolo Il bello dell’Orrido, che negli anni ospita incontri “vista lago” con autori come Gioele Dix o Francesco Costa, tutti realizzati con la collaborazione di ArchiViVitali. Quest’anno l’obbiettivo di Bellano è quello di mettersi in gioco con l’arte contemporanea, e anche qui il binomio tra il Comune e ArchiViVitali funziona. L’Associazione infatti si trova all’interno di Spazio Circolo, un museo in centro paese che dedica i suoi ambienti a una fitta programmazione di mostre. Inoltre è proprio qui che ha sede l’archivio Vitali: si tratta di una stanza affrescata all’interno della struttura in cui è raccolta tutta la documentazione conosciuta e disponibile che racconta la vicenda letteraria e artistica della famiglia. Dai dipinti ai disegni di Giancarlo Vitali e del figlio Velasco Vitali (Bellano, 1960) fino a tutti i documenti e i manoscritti di Andrea Vitali (Bellano, 1956), scrittore.
LE DUE MOSTRE DI BELLANO
Ci sono due mostre accattivanti che colorano tutta la cittadina. La prima è Un segreto per pochi. Riconoscersi dentro un ritratto, esposizione ospitata all’interno dello Spazio Circolo di Bellano. ArchiViVitali e la curatrice Alessia Romano decidono di portare qui le opere di sette giovani artisti contemporanei nati tra gli anni ottanta e novanta. Si tratta di Marco Bongiorni (Garbagnate Milanese, 1981), Daniele Costa (Castelfranco Veneto, 1992), Luca De Angelis (San Benedetto del Tronto, 1980), Adelisa Selimbašić (Karlsruhe, 1996), Davide Serpetti (L’Aquila, 1990), Maddalena Tesser (Vittorio Veneto, 1992) e la più giovane, Vittoria Toscana (Milano, 1998). Il progetto vuole approfondire la ricerca sul tema del ritratto letto però in chiave simbolica, con opere che vanno dalla pittura alla scultura fino alla fotografia e alla video arte. Il ritratto è inoltre il punto centrale della seconda mostra, intitolata Il ritratto di Bellano e frutto dell’intuizione del fotografo Carlo Borlenghi (Bellano, 1956) e di Andrea Vitali. L’esposizione fotografica coinvolge non solo il paese, dove sono esposti tra i vicoli e i negozi circa quattrocento scatti, ma altresì tutti i cittadini: sono infatti proprio loro i protagonisti delle fotografie di Borlenghi. Il progetto raccoglie le immagini di chi a Bellano vive e lavora, di chi ne ha fatto il proprio luogo elettivo o di chi sente di appartenere in qualche modo a questo posto. C’è inoltre un libro che documenta la mostra, con un’introduzione di Andrea Vitali il quale si diverte ad abbinare i volti ai cognomi delle famiglie. Insomma: tradizione, memoria e contemporaneità si fondono in questo piccolo borgo sulle sponde del Lago di Como.
Gloria Vergani
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