Le strade di Bologna infestate dai manifesti di oltre 150 artisti
Centinaia di artisti provenienti da 33 Paesi hanno colto l’invito a contaminare lo spazio pubblico del capoluogo emiliano, passando dal centro storico alle periferie. Al MAMbo, a partire da ottobre, è attesa la prima mostra del collettivo femminista
Una sorridente ed energica Raffaella Carrà col pugno alzato e un megafono in mano invita il pubblico ad agitarsi. Un incitamento che, partendo da Gramsci, si trasforma in un’evocazione di pratiche, immagini, lotte quotidiane e resistenze possibili che prendono forma in 175 poster selezionati dalla Call for Artists 2023 promossa dal collettivo CHEAP e disseminati per le strade di Bologna. A far compagnia alla showgirl ci sono personaggi politici, cartoni animati, animali e mostri che mettono in dialogo diversi mondi: corpi non conformi, danze e proteste, femminismo, gioia e rabbia. Una contaminazione dello spazio pubblico che, attraverso i linguaggi della grafica, dell’illustrazione, del lettering e della fotografia, restituiscono al pubblico le diverse sfaccettature dell’“agitazione”, passando dall’ansia per il futuro alla paura della guerra, al coraggio che infiamma gli animi di attivisti pronti a scendere in piazza per manifestare in difesa dell’ambiente e dei diritti. Così le strade del capoluogo emiliano parlano, polemizzano e incitano i passanti a riflettere su tematiche quotidiane, riappropriandosi dello spazio pubblico.
SABOTATE con grazia. Il collettivo CHEAP “infesta” gli spazi del MAMbo
Per festeggiare i primi dieci anni del progetto d’arte pubblica, il collettivo CHEAP sarà protagonista negli spazi del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna con il progetto SABOTATE con grazia. “Abbiamo scelto di fare riferimento al progetto di CHEAP al MAMbo non come a una mostra ma come a un’infestazione”, raccontano ad Artribune le ragazze di CHEAP. “Raccogliamo così l’invito di Haraway a fare nostre strategie non umane, ci facciamo infestanti come piante – o come organismi che riscuotono decisamente meno simpatie, come virus. L’infestazione è la prospettiva con cui ci misuriamo con lo spazio comunale e pubblico del MAMbo, uno spazio istituzionale con cui entriamo in dialogo senza perdere il senso della nostra identità: CHEAP infesta i contesti in cui agisce, siano questi la strada o il museo, lo fa tentando di attivare una riappropriazione collettiva e una risignificazione estetica e politica. Saremo virali”, continua il collettivo, “passeremo dai bagni per i visitatori alla sala dei Funerali di Togliatti: a partire dal contesto, rimoduleremo alcuni nostri poster iconici realizzati in questi 10 anni, formalizzeremo i nostri contenuti con media inaspettati, riproporremo alcuni pezzi di artist* di cui abbiamo curato i progetti in strada, proveremo a dare un senso anche all’immenso archivio fotografico che documenta il nostro lavoro nell’ambito dell’arte pubblica. E lo faremo con grazia”. Un’azione virale e coinvolgente attesa il prossimo 5 ottobre.
Valentina Muzi
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