Banksy contro la guerra. La nuova opera appare su un cartello stradale di Londra
L’anonimo street artist ha rivendicato nella mattinata di venerdì 22 dicembre la realizzazione di una nuova opera, a Sud di Londra, raffigurante tre aerei militari che sorvolano un cartello di Stop, subito trafugato da ignoti
Tre aerei militari che sorvolano un cartello stradale di Stop, a Peckham, nel Sud di Londra. È questa la nuova opera di street art rivendicata da Banksy, che si esprime inequivocabilmente contro la guerra, con l’efficacia visiva che gli è propria.
Il cartello stradale contro la guerra di Banksy a Londra
Solo un’ora più tardi della conferma della paternità dell’intervento da parte dell’anonimo artista inglese – avvenuta come di consueto a mezzo Instagram, sulla pagina ufficiale di Banksy – il cartello era già stato trafugato da due uomini, visti nell’atto di rimuovere l’inaspettata opera d’arte all’incrocio tra Southampton Way e Commercial Way, intorno alle 12.30 (ora inglese) del 22 dicembre. L’ultima apparizione ufficiale di Banksy risale al marzo 2023, sulla parete di una fattoria in demolizione nel Kent; un lavoro che seguì solo di un mese l’opera di denuncia apparsa nel giorno di San Valentino a Margate, murale contro la violenza sulle donne, intriso di amara ironia.
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Chiuso a Betlemme il Walled Off Hotel di Banksy
Ma proprio nelle ultime settimane, in relazione alla drammatica guerra che sta provocando decine di migliaia di vittime nei territori di Israele e della Striscia di Gaza, è stata diffusa la notizia che il Walled Off Hotel di Betlemme, struttura d’accoglienza che ospita diversi lavori di Banksy nelle stanze per gli ospiti e negli spazi comuni, è stato costretto a chiudere a fronte dei numerosi attacchi missilistici che stanno colpendo l’area. Nell’Hotel, progettato a ridosso della barriera di separazione israeliana nel 2017 dallo stesso artista in collaborazione con altri creativi e con David Grindon, inizialmente concepito solo come spazio espositivo, Banksy ha dipinto diverse opere che denunciano le violenze di Israele lungo la barriera. Una presa di posizione confermata dall’ultimo lavoro londinese, ora nelle mani di fortunati ignoti.
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