60 piani di graffiti sui grattacieli abbandonati di Los Angeles in un video
Un gruppo di street artist ha realizzato tag su ogni piano dei tre grandi grattacieli abbandonati dell'Oceanwide Plaza, a Los Angeles. Il risultato sorprendente è stato ripreso in questo video
A Los Angeles l’azione collettiva di un gruppo di artisti di strada ha portato all’attenzione dell’amministrazione locale e dell’opinione pubblica una questione irrisolta da ben cinque anni: lo stato di abbandono di Oceanwide Plaza, complesso di tre grattacieli rimasto incompiuto dal 2009.
I grattacieli di Los Angeles trasformati in Tagger Towers
Nelle scorse settimane un folto gruppo di artisti si è dato appuntamento durante la notte ai piedi del grande cantiere. Armati di bombolette spray hanno realizzato tag e graffiti su ogni piano dei palazzi in costruzione, per un totale di quasi sessanta livelli.
Il risultato è davvero straordinario: Susan Phillips, professoressa del Pitzer College ed esperta di arte urbana su The Washington Post l’ha definita un’azione leggendaria, “forse la più leggendaria nella storia di Los Angeles”.
Le riprese aeree effettuate da Chop ‘Em Down Films hanno inoltre contribuito a rendere virale sui social l’iniziativa, vero e proprio atto di denuncia dei cittadini che hanno voluto riappropriarsi di spazi urbani di fatto abbandonati.
La storia di Oceanwide Plaza a Los Angeles
I tre grattacieli, che svettano sullo skyline di Los Angeles, dovevano ospitare hotel, appartamenti di lusso, attività e servizi commerciali. Il progetto da oltre 1 miliardo di dollari è tuttavia naufragato quando la società cinese costruttrice ha esaurito i fondi.
Il risultato è stato lo stop ai cantieri e l’abbandono del grande spazio per anni. Sito a pochi passi dalla celebre Crypto.com Arena, che ha recentemente ospitato i Grammy Awards, Oceanwide Plaza rappresenta così un pessimo biglietto da visita per la città.
La coraggiosa azione dei graffitari, molti dei quali fermati dalla polizia, ha ora riacceso l’interesse per questo imponente complesso immobiliare. Dal canto suo, il Consiglio comunale cittadino ha approvato lo stanziamento di quasi 4 milioni di dollari per rimuovere i graffiti, mettere in sicurezza il sito e innalzare una barriera che dovrebbe evitare l’accesso ai non addetti.
Lo street artist Aka, uno degli artefici dell’azione da molti ritenuta “vandalica”, ha risposto su Hyperllergic: “Una recinzione da 1 milione di dollari non terrà fuori nessuno. È uno spreco di soldi. Devono finire quel progetto o demolirlo per iniziare qualcosa che sarà concluso”.
Roberta Pisa
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati