Il nuovo skate park di Gratosoglio a Milano è un’opera d’arte. L’intervento dell’urban artist Giulio Vesprini
Si chiama Gratobowl la pista di Via Saponaro nel quartiere del Municipio 5 a Milano che inaugura l’opera pavimentale del graphic designer, architetto e illustratore marchigiano
È stato inaugurato nel 2015 nell’ambito di un progetto di microrigenerazione urbana della Zona 5 del capoluogo lombardo lo skate park di Gratosoglio in via Saponaro 22, ribattezzato Gratobowl dai più. E lunedì 6 maggio 2024 grazie all’intervento di Giulio Vesprini (Civitanova Marche, 1980) tutta l’area, che comprende anche un’ampia zona verde e uno spazio giochi per bambini, accoglierà una nuova opera pavimentale che rinnoverà il preesistente skate park Baroni, il primo comparso a Milano negli Anni ’90.
Lo skate park di Gratosoglio con l’opera di Giulio Vesprini
Si chiama Gratosoglio-G0073 l’opera dell’urban artist Giulio Vesprini realizzata nelle superfici curve e piane dello skatepark campionando i colori del paesaggio in cui è inserito: “Il disegno è stato progettato con l’idea di delineare e differenziare bene la parte piana (con campiture ampie) dalla parte curva (con linee grafiche più fitte), per permettere ai fruitori dello spazio di orientarsi meglio nella bowl. La produzione è frutto dell’ascolto e della collaborazione con la comunità di skaters del quartiere, raccolta nel collettivo informale GTA, e in particolare con l’associazione Street is Culture”, racconta ad Artribune l’artista. Il lavoro fa parte della ricerca sui paesaggi astratti e orizzontali che Vesprini porta avanti da anni ma è la prima realizzata per Milano. “Gratosoglio-G0073 si impagina in un contesto periferico e dunque molto stimolante dal punto di vista sociale. Ho coinvolto chi vive il parco, dagli anziani ai bambini, e ho incontrato tecnici del colore e chi avrebbe fruito dello spazio instaurando veri e propri rapporti di scambio”, continua.
Lo skate park di Gratosoglio a Milano
Lo skate park di Gratosoglio è stato realizzato grazie al sostegno di Fondazione Claudio De Albertis, istituita da Borio Mangiarotti, e di Fondazione di Comunità Milano e rientra nel progetto Un nome in ogni quartiereche propone esperienze di arte pubblica partecipata, coinvolgendo quartieri centrali e meno centrali di Milano grazie alla collaborazione tra Milano&Partners e l’Ufficio Arte negli Spazi Pubblici del Comune di Milano.
Caterina Angelucci
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