Chi c’è dietro i murales di Roma? Una mostra fotografica svela i volti degli street artist
Il progetto della fotografa russa Leila Leam ha coinvolto nove noti street artist italiani in una riflessione sull’autoidentificazione, invitandoli a mostrarsi all’obiettivo e ad autoritrarsi. “INCOGNITO” è il risultato in mostra in Vaticano. Mentre girando per la città si scoprono le loro opere
Leila Leam (1988) è una giovane fotografa di origine russa, “adottata” da Roma, che ha scelto di confrontarsi con alcuni tra i più noti artisti di strada d’Italia per avviare, attraverso il mezzo che le è più congeniale, un progetto visivo sull’autoidentificazione di figure – gli street artist, per l’appunto – che spesso sono portate a celare la propria identità per far parlare con più forza l’opera.
“INCOGNITO”: la mostra che svela i volti degli street artist
L’incontro con nove di loro ha portato alla realizzazione della mostra di cui Leam è anche curatrice, in scena solo per pochi giorni (dal 2 all’8 dicembre, inaugurazione sabato 30 novembre) presso la Residenza San Pietro Canisio in Vaticano. INCOGNITO è un percorso che giustappone il modo di autorappresentarsi di ciascuno degli artisti coinvolti – chiamati a produrre un autoritratto su sfondo nero, su tela di grandi dimensioni – ai ritratti fotografici di Leam (mostrando anche i video dei backstage): “Uno dei momenti più difficili è stato proprio quello di convincere l’artista, che rimane nell’ombra del suo lavoro, a realizzare il suo ritratto” spiega la fotografa “Penso che questo progetto abbia molto a che fare con la fiducia e di essere riuscita a catturare quella cosa sfuggente che trasmette lo stato interiore del mio ‘eroe’ e la sua creatività senza perdere me stessa e il mio stile”.
Gli street artist protagonisti della mostra “INCOGNITO”
A cimentarsi con l’impresa di uscire dell’incognito sono Alessandra Carloni, Croma, Elia Novecento, Giusy Guerriero, Maupal, Mr. Klevra, Marco Rèa, Ale Sensoe UMAN. Artisti che Leam ha avuto modo di conoscere dapprima attraverso i loro lavori, colpita dalle numerose testimonianze di street art presenti nella Capitale e affascinata al contempo dalla convivenza di queste nuove opere urbane con la dimensione storica di Roma, le sue vestigia antiche e le grandi architetture che tracciano lo stratificarsi delle esperienze nei secoli.
Alla scoperta della street art a Roma
Usciti dalla mostra, che è gratuita e permetterà anche di prendere parte a una sessione fotografica con Leam a fronte di una donazione all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, sarà quindi facile rintracciare in città i lavori degli street artist che hanno scelto di mostrare il volto. Come i murali di Maupal, al secolo Mauro Pallotta (Roma, 1972), diventato celebre sulla scena internazionale con il suo Super Pope, rappresentazione pop di Papa Francesco: oggi i suoi lavori sono presenti nelle gallerie di tutto il mondo, ma si apprezzano anche per le strade della Capitale, tra Testaccio, Borgo, i vicoli del centro storico, e sotto al viadotto della tangenziale di via della Farnesina, dove con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti, la scorsa estate, ha realizzato un murale ispirato alla Venere di Botticelli che omaggia le donne i loro diritti. Per comprendere il senso del lavoro di Marco Rèa (Roma, 1985), illustratore oltre che street artist impegnato a indagare la figura della donna nei suoi aspetti più emotivi, si può raggiungere il Pigneto (suo il ritratto di Maria Callas); mentre l’opera di Manuela Merlo, in arte UMAN, anche lei romana, si scopre al Trullo, dov’è attiva con il gruppo dei Pittori Anonimi. Anche Ale Senso, bergamasca attiva nella street art dalla metà degli Anni Novanta tra Berlino, Milano e Roma e nota per aver realizzato, nel 2022, una monumentale opera pavimentale (Quiete) a San Vito Lo Capo, si muove nelle periferie: suo il murale Notturno (2017) a Tor Lupara e molti altri lavori sull’essere umano, la sua interiorità e il suo rapporto con la società. L’opera di Alessandra Carloni (Roma, 1984), pittrice e street artist, sarà invece protagonista, a partire dal 13 dicembre 2024, della personale Ibrido Urbano a Palazzo Merulana.
Livia Montagnoli
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