Street Art per i diritti alla periferia di Roma. Tre artiste per rappresentare le donne esempio di libertà

La quarta edizione del progetto che porta la street art nelle periferie romane coinvolge Labaro e La Giustiniana, nel XV Municipio. Quest’anno la rassegna è dedicata alle donne

Virginia Woolf, Frida Kahlo, Mahsa Amini. Tre donne e la loro storia per rappresentare i valori del coraggio, della libertà, dell’autodeterminazione. Brave! – nella doppia accezione italiana e inglese, dunque plauso al coraggio delle donne – è il sottotitolo dell’edizione 2024 di Street Art for Rights, progetto di street art nato nel 2021 con l’intento di realizzare opere murarie nei quartieri della periferia di Roma per mettere in luce tematiche sociali e problematiche culturali, contribuendo allo sviluppo del territorio e a cementare il senso di comunità. Per questo, accanto alla realizzazione di opere inedite – che anno dopo anno contribuiscono alla creazione di un museo urbano diffuso a cielo aperto, pubblico e gratuito – l’iniziativa prevede un programma collaterale di attività artistiche e laboratori aperti a tutti, in luoghi simbolo della vita collettiva, come scuole e biblioteche.

Street Art for Rights. Il progetto

Il progetto, ideato e diretto da Giuseppe Casa e curato da Oriana Rizzuto, è organizzato dall’Associazione Culturale ARTmosfera in collaborazione con MArteSocial e MArteGallery e si è aggiudicato l’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 – 2024” curato dal Dipartimento Attività Culturali del Comune di Roma.Quest’anno, dal 13 al 29 dicembre, l’iniziativa approda al XV Municipio, nei quartieri della Giustiniana e di Labaro, interessando l’Istituto comprensivo statale “La Giustiniana”, il Centro anziani “La Giustiniana” e la Biblioteca “Galline Bianche”, che diventano spazio deputato alla realizzazione dei murali, punto di incontro, quartier generale per l’organizzazione di incontri e laboratori. 

Street Art for Rights
Street Art for Rights

Tre murali dedicati al coraggio delle donne alla periferia di Roma

L’edizione 2024, come suggerisce il sottotitolo, è interamente dedicata alle donne, e per questo chiama in causa tre artiste di riferimento del panorama della street art italiana: Alice Pasquini, Giò Pistone e NAÏS. Ciascuna di loro ha il compito di interpretare una delle protagoniste femminili scelte come esempio di perseveranza nella lotta per i diritti delle donne. Dunque Mahsa Amini (arrestata in Iran nel 2022 dalla polizia religiosa a causa della mancata osservanza della legge sull’obbligo del velo per le donne, e deceduta in circostanze sospette pochi giorni dopo) e il concetto della “sorellanza” per l’opera di Alice Pasquini, Frida Kahlo a ispirare Giò Pistone, Nais a confronto con Virginia Woolf. Le stesse artiste, riconosciute per il loro impegno civile e culturale, sono state invitate per il contributo che forniranno al dibattito sull’integrazione e l’interazione tra culture, oltre che per meriti artistici, in quanto fautrici di nuovi linguaggi espressivi.
Negli spazi individuati per ospitare i murali, le tre artiste hanno già iniziato a lavorare.

Street art e diritti umani a Labaro e La Giustiniana. Il programma

Nel frattempo, fino al 29 dicembre, si dispiega il programma delle attività collaterali, che comprende anche workshop di scambio con le stesse artiste, al fine di far conoscere meglio le peculiarità di una determinata espressione artistica e di comprendere più intimamente le dinamiche della street art. Tutti i dibattiti, com’è stato nelle precedenti edizioni, si concentrano sulla possibilità di produrre e vedere l’arte come strumento di affermazione dei diritti umani. E la scelta di Amini, Kahlo e Woolf ribadisce l’intento di omaggiare e ricordare le tante donne che si sono esposte in prima fila per lottare contro forme di sopraffazioni e ingiustizie, portando l’esempio di chi ha lasciato un segno nella storia. Tra le iniziative in programma anche la mostra di fotografia sulle opere di street art della Capitale (al Centro Anziani Giustiniana, fino al 28 dicembre) e l’installazione di sound art e realtà aumentata dell’artista The Astronaut (alla Biblioteca Galline Bianche fino al 29 dicembre).

Chi sono le artiste di Street Art for Rights 2024

Alice Pasquini, in arte Alicè è un’artista contemporanea le cui opere sono esposte sulle superfici urbane, nelle gallerie e nei musei di centinaia di città in tutto il mondo. La sua ricerca varia dalla narrazione della vitalità femminile alle installazioni con l’uso di materiali inconsueti. I suoi lavori sono visibili in varie città tra cui: Sydney, Mosca, Singapore, Amsterdam, Londra, Berlino, Oslo, New York, Buenos Aires, e tante ancora. Giò Pistone, romana, è un’artista che ha fatto del disegno la sua nuova forma di comunicazione, dando vita a sogni e incubi. Il suo lavoro è riconosciuto anche a livello internazionale.
NAÏS, all’anagrafe Marzia Formoso, milanese di nascita ma cittadina del mondo, si è avvicinata giovanissima al mondo dell’arte attraverso la tecnica spray, avviando un cammino di sperimentazione creativa all’interno del movimento della Street Art.

Livia Montagnoli

Libri consigliati:

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati