Il nuovo murale di Blu che chiede giustizia per l’omicidio di Ugo Russo
Il primo marzo del 2020 il giovanissimo Ugo Russo perde la vita tra le strade dei Quartiere Spagnoli, colpito dal proiettile di un carabiniere fuori servizio. Lo street artist Blu racconta quella vicenda, a modo su. Il video
Napoli è una città dai mille colori e dalle mille contraddizioni, si dice. In verità di volti questa città – bellissima e sfuggente – ne ha soprattutto due: da un lato l’aspetto folkloristico tanto affascinante e utile al turismo di massa, dall’altro l’illegalità predatoria che ne mina da sempre la base sociale.
Il nuovo murale dello street artist Blu si sofferma su questa eterna contraddizione, puntando il dito contro le forze dell’ordine locali, incriminate per l’uccisione di Ugo Russo nel marzo 2020.
La storia di Ugo Russo
Realizzato alla fine dello scorso anno nel cuore dei Quartieri Spagnoli, grazie al comitato Verità e giustizia per Ugo Russo, l’affresco di Blu è una lunghissima sequenza di immagini dinamiche che si susseguono e si incastrano creando una storia tutt’altro che immaginaria. Protagonista dell’opera è infatti lo stesso Russo, il quindicenne ucciso (nella notte tra il 29 febbraio e il 1° marzo di cinque anni fa) da un carabiniere fuori servizio dopo un tentativo di rapina di un Rolex con una pistola giocattolo.
Contro il ragazzo vengono sparati dal carabiniere quattro colpi di pistola, uno dei quali colpisce alla nuca l’adolescente provocandone la morte. L’ipotesi accusatoria è subito quella di omicidio volontario, che decade però nel giro di poco tempo, “come capita troppo spesso quando gli imputati per abusi e omicidi appartengono alle forze dell’ordine”, si legge nel comunicato diffuso dalla famiglia di Ugo.
Il murale di Blu e il fumetto di Zerocalcare
Riportato all’attenzione dell’opinione pubblica anche dal fumettista Zerocalcare, autore di un breve racconto pubblicato sul sito del comitato, il caso di Ugo Russo resta l’ennesimo esempio di una città che vive di eccessi.
“Mentre le vie del turismo si ripuliscono e si riempiono di negozi, friggitorie e b&b, nelle periferie e nei quartieri popolari le condizioni di vita rimangono preda della precarietà, del disagio abitativo, dell’assenza di servizi, dell’assenza di spazi di socialità e formazione”, scrivono i membri dell’associazione. “Di questi territori non si parla mai, se non per descriverli come un problema di ordine pubblico, o per l’occasionale gita ‘caratteristica’ al murale di Maradona”.
Dal murale al video
Dal titolo Per Ugo, il murale di Blu è anche diventato un video animato, come spesso accade per le opere dell’artista, trasformate in veri e propri cortometraggi nei quali i dipinti urbani prendono vita. Il video è accompagnato dalla musica di Antonio Raia, Sergio Naddei e Walter Forestiere.
Alex Urso
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