Nel deposito della metropolitana di Brescia nasce il primo Metro Urban Museum d’Italia
Comprende 600 mq di superficie verticale e quattro treni il MUM, il primo museo a cielo aperto che prende forma nel deposito metro di Brescia, creando un ponte tra il patrimonio culturale e i linguaggi contemporanei

Oltre a essere stata inserita nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO nel 2011, Brescia vanta la nascita di MUM, il primo Metro Urban Museum d’Italia, che prende forma nel deposito metro in Via Magnolini. Con una superficie di 600 mq verticali a cui si aggiungono 4 treni in transito per la città – per un totale di circa 2mila mq di arte urbana –, questo nuovo museo a cielo aperto si pone come un ponte tra il patrimonio culturale e i linguaggi contemporanei. Ogni intervento artistico del MUM non si limita al murale, ma si espande e coinvolge anche i treni che vengono trasformati in una galleria d’arte in movimento, facendo dell’interazione tra opera e spettatore un’esperienza quotidiana, per un incontro tra contemporaneità, spazio pubblico e mobilità sostenibile. Ad inaugurare il nuovo polo d’arte il primo aprile 2025 è Explicit Dynamics, l’opera di Manuel di Rita, aka Peeta (Padova, 1980), che si aggiunge a quella di altri urban artist.

Apre MUM – Metro Urban Museum a Brescia
Tutto ha avuto inizio con Connessioni, l’opera di Luca Font (Bergamo, 1977) che, nell’aprile 2023, ha segnato il primo capitolo di questo progetto artistico con il suo tratto geometrico e minimalista, intrecciando paesaggi urbani immaginari e visioni simboliche della mobilità. A giugno dello stesso anno è stata la volta di J. Demsky (Elche, Spagna, 1979), che ha riscritto il codice visivo del museo con Hypr Metrobot™, un’esplosione digitale che sembra emergere direttamente dagli Anni Ottanta e Novanta. Forme e colori si sovrappongono, evocando la frenesia dei videogiochi arcade, mixando tecnologia e arte urbana. Invece, nel novembre 2024, Joys (Padova, 1974) ha dato forma a YARDA, dove lettering e geometria creano un linguaggio tridimensionale che incontra l’architettura del deposito.
L’arte deve essere sorpresa, non deve essere nascosta
“L’arte deve essere sorpresa, non deve essere nascosta”, così parla Flavio Pasotti, Presidente di Metro Brescia. “Stiamo completando un progetto che era iniziato da Brescia Bergamo Capitali della Cultura, che prevedeva la realizzazione di queste opere di street art all’interno del deposito della metropolitana. Siamo giunti ad un altro importante episodio di questa storia. Questa idea che l’arte debba permeare l’attività della metropolitana, il passaggio, il trasporto dei passeggeri e che permetta a ognuno un momento di riflessione, una sorpresa, un qualcosa da vedere, diventa una questione episodica di un progetto molto più strutturato. Per cui qui, all’interno del deposito, è realizzata questa parte di galleria dedicata alla street art che ci permette di qualificare tutta la parte immobiliare e di far viaggiare sui viadotti questi treni coordinati nelle loro finiture realizzate dagli artisti invitati”.

Quale sarà il futuro di MUM a Brescia?
“Continua a completare le operazioni all’interno della metropolitana con nuove opere in collaborazione con la Fondazione CAB e avere un’area assolutamente dedicata alla street art”, continua Flavio Pasotti. “Questo offre un panorama straordinariamente interessante e unico per quanto riguarda il mondo delle metropolitane. Non sono semplicemente belle stazioni, ma sono stazioni che devono emozionare ed è per questo che abbiamo aperto i cancelli del nostro deposito”.
Valentina Muzi
MUM – Metro Urban Museum
Via Leonida Magnolini, 10
Brescia
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