Con il FAI tre giorni di artigianato e botanica al Castello di Masino in Piemonte
Dagli alberi di frutta antica a decine di specie di rose, hydrangee, felci e garofani per impollinatori, una delle manifestazioni più note nell’ambito della ricerca botanica presenta alcuni tra i più importanti vivai italiani
Si svolge da anni Tre giorni per il giardino, una delle manifestazioni più interessanti per quanto riguarda la ricerca botanica, che curata dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) presenta – fino a domenica 5 maggio 2024 – alcuni tra i più importanti vivai italiani, con selezioni botaniche rare. Al Castello di Masino, a Caravino in provincia di Torino, si possono trovare alberi di frutta antica, decine di specie di rose, hydrangee, felci, garofani per impollinatori, semi e ortaggi rari come l’asparago viola di Albenga, una coltura antichissima unica al mondo. Non trascurabile anche la presenza di artigiani e manufatti artistici realizzati con materiali naturali come intrecci in salice, tessuti in canapa, oggetti in legno.
“Tre giorni per il giardino”. Il tema dell’edizione 2024
Il tema di questa 32° edizione è Il giardino possibile: semi per il giardino e per il mondo di domani: uno sguardo agli ecosistemi mettendo al centro la forza del selvatico. Il programma è ampliato da un ciclo di incontri sui temi della biodiversità e dei cambiamenti climatici. Imperdibile la visita all’interno del Castello, ora restaurato grazie agli interventi del FAI, che permette di ammirare affreschi rinascimentali, arredi originali e preziose corti interne da cui godersi scorci sul paesaggio circostante. La manifestazione si svolge ogni anno in primavera e in autunno, offrendo specie vegetali e ortaggi tipici della stagione.
“Tre giorni per il giardino” al Castello di Masino
Il Castello di Masino è situato in una spettacolare posizione panoramica, sulle colline piemontesi della Serra Morenica. Viene costruito come edificio fortilizio nel 1070 e, contrariamente a molti edifici storici – che hanno visto il susseguirsi di vari proprietari – il Castello di Masino è appartenuto per secoli alla medesima famiglia dei Conti Valperga di Masino. Un’importante trasformazione avviene verso la metà del 1500, quando la fortezza medioevale viene rinnovata con elementi più adeguati ai tempi. Furono compiuti enormi lavori per spostare ettari di terra e riuscire così a sollevare l’edificazione del nuovo palazzo su una collina, in posizione sollevata e panoramica. Da qui si possono ammirare, con un impressionante vista che ruota a 360°, cime delle Alpi, il Lago di Viverone, campi e boschi a perdita d’occhio.
Questo nuovo posizionamento dell’edificio permette anche la ristrutturazione dei magnifici giardini: nella parte superiore vengono realizzati giardini con aiuole di diverse specie vegetali, raccolti intorno a basse siepi di bosso, sullo stile francese dei ‘parterre’. Viene inoltre disegnato un labirinto vegetale, tra i più ampi ancora conservati in Italia. Nel cortile d’ingresso si posizionano decine di grandi vasi in terracotta con agrumi, piante e frutti molto rari all’epoca, quindi pregiati e di alto valore, non solo economico, ma soprattutto botanico. Nella parte inferiore dei terreni, viene realizzato un vasto parco in stile inglese, attraversato da una vegetazione maggiormente libera e spontanea, con parti boschive e alte alberature.
Claudia Zanfi
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