A Castelbasso si sperimentano nuove forme di produzione culturale e gli artisti collaborano fattivamente con le aziende del territorio teramano. Superati i semplici concetti di sponsor e di residenza, nasce una proposta nuova, sperimentale dal punto di vista curatoriale, artistico e imprenditoriale. “Un sogno antico-modernista di riconciliare l’arte con la vita stessa”, come lo definisce Giacinto Di Pietrantonio, curatore insieme a Francesca Referza della mostra Interferenze Costruttive. Otto artisti sono entrati in altrettante aziende, si sono immersi in uno specifico sistema produttivo, sono stati a contatto con i dipendenti, si sono confrontati direttamente con i processi, la mission e lo spirito dell’azienda e infine hanno concepito un’opera fabbricata dall’impresa ospitante.
È nata così Free Tibet, una nuova caramella marca Gelo, frutto dell’invenzione di Paola Pivi: un prodotto commerciale dal contenuto sociale e politico. E se Arcangelo Sassolino era completamente a suo agio nel confronto con la ditta Falone costruzioni e ne ha in qualche modo sovvertito il concetto di sicurezza in Così vicini così lontani, un corridoio stretto e lungo che attraversa il museo e sfocia nel vuoto, una totale sintonia con la Terra e il territorio ha animato Origine di Sabrina Torelli. L’artista emiliana ha organizzato nella tenuta del Frantoio Montecchia una performance-orazione su una pianta di tortiglione, specie di olivo che cresce solo nella Val Vibrata, e ha concepito un contenitore di cristallo per l’olio che questa pianta produrrà. L’arte relazionale di Giuseppe Stampone si è perfettamente espressa nel numero speciale Global Education della rivista Parallelo 42 ed Ettore Spalletti ha ridisegnato quattro pagine del quotidiano abruzzese Il Centro. Il tema? Le Meraviglie e le vergogne della città di Pescara.
Grande curiosità e attesa per la pillola nata dalla collaborazione tra Mario Airò e la MD’E, medicinale in grado di attenuare l’ansia e acuire le sensazioni positive, ispirata da Infinite jest, romanzo di David Foster Wallace in cui l’arte – la letteratura – è l’unica terapia per una società schizofrenica. Emilio Isgrò ha potuto operare le sue celebri cancellature su un’intervista fattagli da Beatrice Benedetti e stampata dalla D’Auria Media Group, mentre è sul tema della memoria ritrovata il lavoro condotto da Cesare Pietroiusti insieme agli studenti di Scienze della Comunicazione, che hanno ridato voce alle lettere mai arrivate dei pazienti dell’ex ospedale psichiatrico di Teramo. Infine, in stretta connessione con il tragico terremoto dell’Aquila è la concezione di un’unità abitativa antisismica nata dall’accoppiata Paolo Parisi – D.G & d.f. Metalli di Castellalto, dove il concetto di sicurezza si concilia con una forma estetica e insieme funzionale ed ecologica del vivere.
Sinergie inusuali, impensate, capaci di sovvertire ogni sistema predefinito e foriere (si spera) di sempre nuove interefenze.
Enza Di Matteo
Castelbasso (TE) //fino al 31 agosto 2011
Interferenze costruttive. Artisti in residenza in azienda
a cura di Giacinto Di Pietrantonio e Francesca Referza
www.fondazionemenegaz.it
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