L’arte è mia e la gestisco io
Festeggia la sua seconda edizione proprio a cavallo della Giornata del Contemporaneo. Con una mostra, ma pure aeroplani e fumi. È il particolarissimo progetto Madeinfilanda, che si tiene nella campagna aretina. E dove a dettar legge sono gli artisti. Nuove formule, nuovi modelli, nuovi format di proposta creativa.
Ecco, no, non siate succubi dei processi neurali più automatici. E nemmeno si tratta di un refuso a noi dovuto. Si chiama proprio Madeinfilandia l’iniziativa, non Made in FiNlandia. Insomma, nulla c’entra il Paese scandinavo. C’entra invece una Filanda, un’ex fabbrica del XIX secolo nell’aretino, in quel di Pieve a Presciano.
Il progetto, “autofinanziato e sostenuto dalla generosità degli artisti e degli amici che partecipano”, arriva quest’anno alla sua seconda edizione e, proprio a partire dalla notte fra domani e sabato, e sino a domenica 9 ottobre, giunge al suo acme, innanzitutto con la mostra che occupa interni ed esterni dell’edificio. Dunque, legittimamente ci si chiederà, prima cosa è successo? Beh, la settimana precedente è stata quella di una “micro-residenza”, condivisa dagli artisti (che sono: Pierluigi Calignano, Antonio Catelani, Michelangelo Consani, Cinzia Cozzi, Michele Dantini, Mario Dellavedova e Irene Fuga, Flavio De Marco, Paola di Bello, Nathalie Du Pasquier, Orietta Fineo, Michele Guido, Hanako Kumazawa, Loredana Longo, Jacopo Miliani, Maurizio Nannucci, Nero, Cristiana Palandri, Paolo Parisi, Vera Pravda, Marco Raparelli, Davide Rivalta, Serse, Gianluca Sgherri, Eugenia Vanni, Enrico Vezzi). Pare più un ritiro di gruppo che un progetto di solitaria ricerca. E soprattutto è la dimostrazione, almeno nelle intenzioni, che “i luoghi d’arte, in quanto spazi di confronto, possono esistere indipendentemente dai luoghi deputati, dalle geografie forti e dalle gerarchie di potere curatoriale”. Potere agli artisti, senza mediazioni, per intenderci.
Parlavamo di acme. Che è la mostra, ma in realtà c’è anche l’evento finale, rigorosamente eclatante: domenica pomeriggio, infatti, è in programma l’esecuzione di una “partitura per aeroplano e fumi”, omaggio a Whirpool, eye of the storm di Dennis Oppenheim.
L’appuntamento è dunque alle 21.30 di venerdì 7 ottobre, con l’apertura della mostra e la presentazione del primo numero del magazine Madeinfilandia. Il giorno seguente, che è poi la Giornata del Contemporaneo, installazioni visitabili, azioni site specific e punto ristoro. La domenica, come si diceva, l’omaggio a Oppenheim alle ore 16, lo spettacolo 2+2=7 di e con Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi, e l’immancabile aperitivo. Niente di più contemporaneamente bucolico.
E se siete contenti solo quando, lasciando una mostra, vi portate via anche un catalogo, in questa occasione bisogna avere pazienza. Perché, dato il carattere dell’iniziativa, sarà stampato solo nei mesi successivi, e sarà distribuito da Gli Ori a partire dalla prossima ArteFiera di Bologna. Niente paura, però: si può sempre acquistare il volume riferito alla prima edizione, quella dell’anno scorso.
Marco Enrico Giacomelli
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