Qualcuno la paragona a Peggy Guggenheim: vuoi per la passione per l’arte contemporanea, fil rouge di tutta una vita, vuoi per l’innegabile fascino, che attraverso il tempo l’ha fatta diventare un’icona.
Palma Bucarelli (1910-1998) fa parte di quelle donne – non sono tante – che rasentano il mito, perché il proprio mito – coscientemente e con metodica dedizione – lo creano e lo alimentano durante il corso della loro vita, giorno per giorno.
Prima donna a dirigere un museo, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (dal 1944 al 1975), in carriera ante litteram, fiera e agguerrita nel difendere l’arte astratta e l’Informale, il Nouveau Réalisme e l’arte cinetica, Palma Bucarelli è stata protagonista a tutto tondo della vita culturale italiana del dopoguerra: intelligente, colta, affilata come una lama, sprezzante e, dopotutto, anche bella. Alla moda, sempre.
Nel 2009 una mostra negli spazi della “sua” GNAM l’ha celebrata con opere d’arte e abiti haute couture; un libro, adesso, la racconta con fotografie anche inedite e da quelle tesse la trama della sua straordinaria biografia; il titolo è semplice perché per lei non servono parole d’effetto: Palma Bucarelli. Immagini di una vita.
Edito da Palombi, curato da Lorenzo Cantatore ed Edoardo Sassi, con la prefazione eccellente di Citto Maselli, verrà presentato oggi alle ore 18 nell’Auditorium del Maxxi, accompagnato dagli interventi di Anna Mattirolo, Achille Bonito Olivo, Renato Nicolini e Sandra Pinto.
“Musa e regina della cafè society, eternamente giovane”, dicono gli autori, “Palma ha costruito la sua vita fin nei minimi dettagli, con attenzione e tenacia”: è una figura di donna nuova, all’avanguardia, tratteggiata con una felice narrazione, attraverso un trentennio di storia italiana. Dagli anni tragici della secondo conflitto mondiale – quando fece trasportare le opere del museo da Roma a Caprarola – al boom della ricostruzione, dal dibattito sull’arte astratta da lei amata, ai battibecchi con l’anziano de Chirico, alle prime contestazioni del ’68.
Lei sfila per quasi mezzo secolo come una regina: hanno detto che è stata la signora dell’arte contemporanea in Italia. Nel mito, la definizione più bella l’ha trovata Citto Maselli. “Una donna che è riuscita”, ha scritto, introducendo il volume, “ad equilibrare e far coesistere un’inaudita capacità del saper vivere con un’opera seria di intellettuale e storica dell’arte”.
Maria Cristina Bastante
Lorenzo Cantatore & Edoardo Sassi (a cura di)
Prefazione di Citto Maselli
Palma Bucarelli. Immagini di una vita
Palombi Editori
Pagg. 200, € 29
ISBN 9788860603647
www.palombieditori.it
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