Piccoli imprenditori (dell’arte) crescono
Nei prossimi mesi, i quartieri di Porta Palazzo a Torino e della Maddalena a Genova diventeranno un grande laboratorio a cielo aperto. Grazie a dodici progetti dedicati all’arte e al sociale, vincitori del bando “Generazione Creativa” della Compagnia di San Paolo.
Giovani, creative e per niente disoccupate. Sono le associazioni culturali italiane che hanno vinto il bando Generazione Creativa, indetto dalla Compagnia di San Paolo nell’aprile 2011, con l’obiettivo di stimolare nuovi talenti nell’ambito delle arti visive, dell’architettura e del design. E soprattutto di individuare e aiutare i giovani creativi a consolidarsi nel sistema dell’arte contemporanea, che non sempre è accogliente nei loro confronti.
La risposta al bando, in termini di quantità, qualità, eterogeneità, determinazione e spirito imprenditoriale dei soggetti coinvolti (si richiedeva il co-finanziamento dei progetti per il 20%) è stata imponente. Le proposte giunte in questi mesi sul tavolo della fondazione sono state 59, di cui 52 dal Piemonte e 7 dalla Liguria. Il numero complessivo degli enti coinvolti è stato di 69 ma, alla fine, il Comitato di Gestione della Compagnia di San Paolo ha deliberato i contributi (da un minimo di 10mila euro circa a un massimo di 30mila euro a testa per uno stanziamento complessivo di 265.400 euro) per la realizzazione di 12 progetti. I quali sono stati presentati ieri da Luca Remmert, Vicepresidente Compagnia di San Paolo, e dal curatore Luigi Fassi (che ha riconosciuto la tempestività di un investimento di questo tipo in un tale momento di incertezza, ribadito dalla recente pubblicazione del Rapporto 2010 Arte Contemporanea a Torino), presso il Centro Palatino (ex Palafuksas) di Porta Palazzo.
Una scelta non casuale perché quella zona, insieme al sestiere della Maddalena a Genova, sarà per tutto il 2012 l’epicentro degli interventi creativi di questo manipolo di associazioni, soprattutto torinesi (si contano anche una di Rapallo, una di Genova, una di Chieri e una di Sesto San Giovanni), nate negli ultimi anni (perlopiù intorno al 2009-2010), composte per il 60% da giovani tra i 18 e i 35 anni e spesso impegnate in lavori legati alla trasformazione urbana e alla coesione sociale. Perché si è puntato soprattutto, secondo le parole di Remmert, “a sviluppare quelle iniziative di contrasto alla marginalità sociale ed economica coinvolgendo anche le categorie sociali deboli e intervenendo su quei quartieri pieni di problematiche ma anche ricchi di stimoli”.
Come nel caso del progetto Leonia dell’Associazione Izmo di Torino, il cui obiettivo principale non è tanto quello di realizzare arredi/installazioni da collocare nel quartiere per riqualificarlo, quanto piuttosto favorire la nascita di una comunità creativa che utilizzi le metodologie del riuso e dell’autocostruzione per intervenire sulla qualità dello spazio pubblico. Stesso spirito che caratterizza il lavoro di Focus Società Cooperativa Sociale di Sesto San Giovanni con l’iniziativa Torino Upload, un gioco di trasformazione urbana fatta inizialmente via web e poi anche materialmente in loco, con lo scopo di far uscire i ragazzi di casa e nello stesso tempo insegnargli un approccio progettuale alla vita.
Lo strumento della residenza per innescare la creazione di un nuovo network creativo sul territorio, invece, è ciò che accomuna la maggior parte dei progetti vincitori. Per esempio, l’Associazione In Residence Design di Torino intende mettere in rete giovani designer di fama internazionale con 24 studenti delle scuole di design (Disegno industriale-Politecnico di Torino, IED, IAAD, Accademia Albertina di Belle Arti); l’Associazione culturale Kaninchen Haus (che fa riferimento a ConiglioViola), sempre di Torino, vuole istituire, con il progetto Via della Fucina, un gemellaggio tra artisti stranieri e torinesi, a loro volta seguiti da associazioni culturali, curatori, attivi nei circuiti locali di arte contemporanea; a.titolo prosegue, invece, il suo workshop iniziato col collettivo berlinese Raumlabor nel quartiere Barca; mentre sono turche, libanesi e tedesche le nazionalità degli artisti invitati a mescolarsi nel Porta Pila Art Market dell’Associazione 6secondsTO.
I progetti selezionati avranno 10 mesi di tempo per essere realizzati, perché l’obiettivo è quello di presentarne i risultati in tempo per la scorpacciata di arte contemporanea di novembre. Dunque, bandito ogni ritardo, perché la Compagnia di San Paolo ha assicurato che li seguirà passo a passo.
Claudia Giraud
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