Storiche fondazioni crescono. A Milano
La Fondazione Corrente investe sul futuro e apre una nuova sala espositiva. Abbiamo incontrato a Milano il coordinatore del comitato scientifico, Jacopo Muzio, oltre a Francesco Fei e Steve Piccolo, autori rispettivamente di video e sound delle opere in mostra. E domani c’è l’inaugurazione dello spazio e della mostra “Milano Update”.
In momento di crisi economica, la Fondazione Corrente decide di investire nella ristrutturazione di un nuovo spazio…
Jacopo Muzio: In realtà non si tratta di un nuovo spazio, ma della sede storica delle mostre di Corrente, poi adibita a deposito. Negli ultimi anni, con la ripresa dell’attività di mostre pubbliche e gratuite, abbiamo contaminato gli articolati spazi della Casa delle Rondini, allestendo la Biblioteca e lo Studio Museo Treccani per mostre temporanee su artisti storicizzati. L’alchimia spesso riuscita di unire spazi preesistenti, pittura, fotografia e grafica, ha anche tuttavia i suoi limiti in determinati allestimenti che richiedono invece un contenitore neutro. Abbiamo deciso di offrire un nuovo spazio, che in futuro ospiterà mostre ed eventi legati anche al contemporaneo. L’arte, che è frutto di una civiltà, è anche un momento attivo per la trasformazione della società e ha bisogno di spazi: la Fondazione Corrente è oggi articolata su tre piani, nel cuore di Milano.
Da dove nasce la scelta di inaugurare con una mostra di video?
J. M.: Si tratta di una serie di video che formano una mappatura in progress e per punti notevoli delle aree milanesi in corso di trasformazione, un tema a noi caro e portato avanti, con altre modalità, negli ultimi anni. La necessità, da parte di diversi artisti, di fare della città un tema del proprio lavoro risponde forse a un senso di spaesamento, di alienazione e di ricerca d’identità che trova nel video una capacità evocativa immediata. Milano è una città che è cambiata molto rapidamente, dalla “città degli orologi” e delle fabbriche a tempio della moda e dello shopping: in questo processo è entrata in crisi la relazione tra luoghi e persone. Questi lavori mettono in luce diverse criticità delle trasformazioni urbane in corso; esporli e discuterne insieme contrasta il processo disumanizzante e traumatico del cambiamento, rielaborandolo. Per questo la videoarte è una forma di linguaggio artistico a cui guardiamo con molto interesse, soprattutto se connotata da una ricerca documentaristica che affronti temi socialmente rilevanti.
Come verrà portata avanti l’iniziativa?
J. M.: Accanto alla mostra, un ciclo di convegni tenta di approfondire il tema d’attualità del futuro della città di Milano in vista di Expo 2015, proseguendo una ricerca avviata da anni. Ci si chiede che cosa resti all’area metropolitana milanese dopo l’evento di sei mesi e notevoli investimenti pubblici: un tema che ancora oggi è un punto interrogativo. La cultura e la valorizzazione del patrimonio artistico, l’ecologizzazione della città, il lavoro, il contrasto alla criminalità organizzata sono al centro dei dialoghi organizzati in relazione alla mostra. A Milano non si intravede una strategia d’insieme, e piccole e preziose iniziative di questo tipo cercano di fare sistema.
In cosa consiste il progetto di Milano Update 2015, che ha ricevuto, tra l’altro, il sostegno finanziario della Regione?
Steve Piccolo: Abbiamo pensato che in futuro sarebbe interessante vedere com’erano le zone di Milano coinvolte nelle trasformazioni in atto nella città… la faccia di Milano sta cambiando velocemente, tanto da prestarsi a un’operazione quasi di “archeologia istantanea”. Sebbene cerchiamo di mantenere un atteggiamento di distacco, quasi uno sguardo acritico (ma sarà, poi, possibile?), abbiamo visto che questi documenti possono suscitare reazioni interessanti, forse svelando i sentimenti delle persone nei confronti della città, i cambiamenti in atto, un incontro con il passato e il futuro.
Francesco, come hai scelto di rappresentare visivamente lo sviluppo urbanistico e le trasformazioni di Milano, tra documentazione e ricerca del genius loci?
Francesco Fei: Vivendo i luoghi, osservandoli, camminandoci, prendendomi tutto il tempo di cui avevo bisogno per renderli per immagini. Con uno sguardo il più possibile oggettivo, dal punto di vista della camera, ma anche fortemente soggettivo rispetto all’interpretazione temporale.
Steve, come interviene il linguaggio sonoro nel racconto dei luoghi?
Steve Piccolo: Abbiamo deciso di fare limitato uso dei suoni reali dei luoghi filmati, per cercare di interpretare ogni situazione in modo diverso… a volte quasi come un film di fantascienza, altre volte usando documenti sonori pertinenti al giorno in cui le scene erano riprese; per certi video, poi, ho fatto una specie di sondaggio sonoro, invitando tante persone a guardare le immagini e a reagire vocalmente, senza parole, per realizzare una colonna sonora puramente istintiva ed emotiva che crea un forte contrasto con la durezza dei materiali e delle macchine dei cantieri. Alla Fondazione Corrente presenteremo inoltre un video ancora senza colonna sonora, che diventerà il pretesto per un’operazione di coinvolgimento dei visitatori, i quali potranno contribuire, attraverso le loro reazioni sonore, alla creazione di una nuova colonna sonora durante il periodo della mostra.
Alcuni video sono stati presentati al Milano Film Festival. Quali saranno i canali di divulgazione del progetto al sopraggiungere del fatidico 2015?
Francesco Fei: I precedenti video sono stati presentati al Festival del Cinema di Roma e ad altri festival e gallerie. Da qui al 2015, ogni nuovo video verrà presentato nelle occasioni che via via si presenteranno. L’obiettivo è arrivare al “fatidico anno” con una visione d’insieme che racconti la città e i suoi cambiamenti o presunti tali. Un progetto che troverà la sua ragione d’essere in un particolare percorso espositivo che racconti questi anni e anche il presente. Inoltre mi immagino una collocazione web, con un sito e un’applicazione che, prendendo spunto dai video, stimolino una mappatura del territorio da parte dell’utente.
Deianira Amico
Milano // fino al 3 maggio 2012
Caleidoscopio Milano: Milano Update_2012
FONDAZIONE CORRENTE
Via Carlo Porta 5
02 6572627
[email protected]
www.fondazionecorrente.org
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