Alla ricerca della luce

Due imprenditori con la passione per l’arte e uno spazio a Roma dove sperimentare. I fondatori sono Antonello Lupo e Stefano Monami, e il progetto si chiama LU MI Project. A due giorni dall’apertura della nuova mostra, Artribune li ha intervistati.

Come nasce LU MI Project? Chi sono i “colpevoli” di questa nuova iniziativa?
Stefano Monami: Lu Mi Project nasce da una passione comune per l’arte contemporanea che condivido con Antonello Lupo. LU MI è l’acronimo di LUpo e MonaMI. Ci piaceva l’idea di luce, con un certo sapore “illuministico”. Io e Antonello ci siamo conosciuti alcuni anni fa in occasione di Art Basel Miami Beach e da allora abbiamo cominciato a frequentare le fiere d’arte a caccia di immagini e stimoli visivi, fino a far nascere in noi l’idea di un progetto per poter condividere con gli altri questa passione.

È interessante vedere due imprenditori che provengono da due settori differenti portare avanti insieme un progetto simile. Cosa spinge l’uno e cosa l’altro?
SM: In realtà, siamo semplicemente due appassionati d’arte che cercano il più possibile di coniugare questo “vizio” con i rispettivi impegni. Io come imprenditore nel campo sanitario, dove sto lavorando anche a progetti che coinvolgono medicina, arte e architettura, e Antonello come avvocato e proprietario di Cantine Lupo. In questo, non ci sono differenze di approccio o di prospettiva, ci spinge l’amicizia, l’amore e la passione per l’arte.

Antonello Lupo Alla ricerca della luce

Antonello Lupo

Cantine Lupo ha una grande cura dal punto di vista grafico, di comunicazione, di branding. Ci avete puntato molto?
Antonello Lupo: La nostra convinzione profonda è che le cose debbano esser fatte bene. Attraverso l’attenzione per l’estetica comunichiamo all’esterno i nostri valori e quello in cui crediamo. Non vogliamo semplicemente che la “forma” adottata sia bella: vogliamo che questa dica chi siamo e perché ci piace il nostro lavoro.

Veniamo al rapporto dell’azienda con l’arte contemporanea. Come è nata questa esigenza, questa necessità di affermarvi “servendovi” anche del linguaggio degli artisti?
AL: Niente come l’arte contemporanea è in grado di esprimere il linguaggio del tempo che stiamo vivendo. Attraverso questa forma espressiva è come se ci mettessimo “in ascolto” del mondo che ci circonda e questa è senz’altro la cosa più importante per un’azienda.

Avete già organizzato due mostre, importanti, negli spazi di rappresentanza delle Cantine Lupo a Roma. Come è andata l’iniziativa? Quale riscontro avete avuto? Si è trattato di una scelta positiva?
AL/SM: Il riscontro è stato estremamente positivo. Anche in questo, abbiamo scelto di adottare il nostro solito approccio: affidarci a dei professionisti giovani e coinvolti nel mondo dell’arte contemporanea scegliendo Valentina Grandini, art advisor, organizzatrice e ufficio stampa per LU MI Project, e Gino Pisapia, curatore e critico d’arte. Fino ad ora non ce ne siamo pentiti!

entrata palazzo montoro Alla ricerca della luce

L’entrata di Palazzo Montoro

Avete pensato anche di organizzare eventi e manifestazioni legati all’arte contemporanea proprio nella sede della cantina a Campoverde?
AL: Lo faremo presto, non appena avremo terminato i lavori di una nuova zona destinata all’ospitalità che sarà perfetta per questo genere di iniziative.

Quali saranno i prossimi appuntamenti con l’arte contemporanea firmati LU MI Project?
AL/SM: Si è appena conclusa la splendida personale di Emanuele Becheri e siamo alle battute finali nella preparazione della prossima mostra ElementS che inaugurerà il 27 settembre, una collettiva che attraverso i lavori di quattro artisti – Moio&Sivelli, Giovanni Ozzola, Pantani-Surace, Nicola Pecoraro – intende riflettere sul tema dei quattro elementi.

Molte realtà vinicole si sono interessate all’arte contemporanea in questi ultimi anni, dal Castello di Ama a Conte Leopardi Dittajuti. A quali di queste esperienze vi sentite più vicini?
AL: Non abbiamo in mente un modello di riferimento legato al mondo del vino. È vero, ci sono molte aziende che hanno in comune con noi la sensibilità verso l’arte contemporanea. Ci piace pensare, semplicemente, di poter contribuire in qualche modo allo sviluppo e alla crescita di giovani artisti e siamo contenti nel poterli accompagnare in questo percorso. È il caso di CCH e Ivano Troisi, artisti con i quali a marzo abbiamo inaugurato LU MI project. Il primo è stato invitato a partecipare al Premio Cairo mentre il secondo inaugurerà a dicembre la sua prima mostra personale negli spazi salernitani della Galleria di Tiziana di Caro. Per noi è davvero una grande soddisfazione.

Massimiliano Tonelli

Roma – dal 27/09/2012 al 29/11/2012
ElementS
LU MI PROJECT
Palazzo Montoro
Via di Montoro 8
+39 3312264176
[email protected]

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Massimiliano Tonelli

Massimiliano Tonelli

È laureato in Scienze della Comunicazione all’Università di Siena. Dal 1999 al 2011 è stato direttore della piattaforma editoriale cartacea e web Exibart. Direttore editoriale del Gambero Rosso dal 2012 al 2021. Ha moderato e preso parte come relatore a…

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