Servo e padrone alla Mostra del Cinema

Anderson impiega anni per costruire un film, ma quando lo fa non lascia nulla al caso. Anche “The Master”, già salutato come un film su Scientology, conferma il rigore con cui è stato pensato. Un papabile per il Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia? Sicuramente una pellicola che farà discutere.

Storia d’“amore” tra due uomini, The Master di Paul Thomas Anderson instilla il dubbio, come prima di lui il terribile e sublime Petroliere, su dove si trovino i confini della normalità e quali connotati abbia la morale. Ambientato negli Anni Cinquanta, la storia ruota attorno a uno sciancato (claudicante e gobbo come il Riccardo III di Shakespeare) Joaquin Phoenix, dedito a un alcool speciale che lui stesso è in grado di distillare. Un uomo di frontiera a modo suo: libero, selvaggio e aggressivo. Dopo la guerra passata in marina, torna a fare il fotografo in un grande magazzino, che deve presto lasciare per i suoi problemi caratteriali.
Nel suo vagabondare sale sulla nave di un Philip Seymour Hoffman che appare sempre in stato di grazia. Sulla nave si fanno regressioni ipnotiche che scandiscono la rotta verso New York. Qui l’alta società accoglie con curiosità la piccola compagnia di giro. Ma il loro stile di vita non è proprio alternativo e l’aspetto vagamente pastorale del padrone Hoffman sono in realtà secondari rispetto alla forza di un rapporto tra due uomini che appaiono, per motivi differenti, disadattati e operanti ai margini della società.

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Paul Thomas Anderson – The Master

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2517 The Master P.T. Anderson Servo e padrone alla Mostra del Cinema

Paul Thomas Anderson – The Master

Il film sonda i meccanismi sottili che permettono alle persone di unirsi le une alle altre in rapporti di amore e odio, di servitù e patronato. Ritmicamente The Master non è un “adagio molto lento” come Il Petroliere, però non corre come Magnolia. Il finale è poco andersonaniano, forse perché nel tempo lo stesso Anderson sta usando il set e la pratica del cinema come una forma di autoguarigione: migliore è la condizione sua personale e peggiori sono i suoi film. Potremmo sbagliare, ma The Master potrebbe essere Anderson stesso e il film una metafora del cinema, una rappresentazione grottesca del suo funzionamento con sindromi e malattie . The Master potrebbe essere considerato allora come un metafilm che fa del metacinema (cinema che parla di sé), dove the master è il regista e l’attore il suo schiavo.

Nicola Davide Angerame

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Nicola Davide Angerame

Nicola Davide Angerame

Nicola Davide Angerame è filosofo, giornalista, curatore d'arte, critico della contemporaneità e organizzatore culturale. Dopo la Laurea in Filosofia Teoretica all'Università di Torino, sotto la guida di Gianni Vattimo con una tesi sul pensiero di Jean-Luc Nancy, inizia la collaborazione…

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