Le elezioni Usa? Si seguono alla Fondazione Sandretto
C’è tutta l’America in questi giorni alla fondazione torinese. È sintetizzata nella mostra “For President”. I curatori, Mario Calabresi e Francesco Bonami, con la nobile scusa di raccontare il fenomeno delle elezioni presidenziali, hanno messo in scena una rappresentazione che punta diritta al cuore del Paese a stelle e strisce. Dura fino al 6 gennaio, ma il clou sarà nella notte fra il 6 e il 7 novembre, con l’apertura straordinaria durante lo spoglio delle schede.
Una visita della mostra For President in un momento poco affollato permette di apprezzarne le suggestioni sonore. Le voci che arrivano dai monitor nelle diverse sale si accavallano, rendendo l’effetto di un unico tubo catodico la cui sintonia è libera di spostarsi tra un canale e l’altro. E cosa c’è di più americano del televisore, mezzo che più di ogni altro ha interpretato (o forse creato) sogni e speranze al di là dell’oceano?
Al cuore della mostra – multimediale nel suo far interagire carta stampata, pittura, fotografia, cinema, tivù e arti applicate – vive l’installazione Obama 08 di Jonathan Horowitz. In una grande sala giocata in bianco-rosso-blu campeggiano alle pareti i ritratti pittorici di tutti i presidenti Usa, congelati in pose classiche, con l’eccezione di John Fitzgerald Kennedy, di cui non scorgiamo il volto, tributo alla sua tragica morte. Barack Obama, presidente uscente in bilico sul filo della rielezione, giace a terra, unico presidente che la fotografia proietta nella contemporaneità. Al centro della sala, un doppio schermo televisivo trasmette in loop le ultime 24 ore precedenti le elezioni 2008.
Altra ragione più che valida per visitare la rassegna è il denso apparato fotografico, che vede protagonista l’agenzia Magnum. Sono documentate le campagne elettorali dal 1960 al 2008, viste attraverso gli obiettivi dei migliori fotografi, da Abbas a Gilden passando per i “nostri” Majoli e Pellegrin. Particolarmente rappresentativo il lavoro di Paul Fusco, che nel giugno 1968 documenta il trasporto in treno da New York a Washington della salma di Bob Kennedy, assassinato il 5 dello stesso mese a Los Angeles.
Il resto della mostra si snoda tra le riproduzioni delle prime pagine del quotidiano La Stampa dedicate alle presidenziali Usa e una vasta collezione di spillette elettorali, passando attraverso una ricchissima sezione video. Qui spezzoni d’epoca si alternano a installazioni come Democrazy (2007) di Francesco Vezzoli, dove due candidati fittizi (interpretati da Sharon Stone e Bernard-Henry Levy) combattono la battaglia per la presidenza a colpi di spot elettorali privati di ogni contenuto politico. Tutti i filmati vengono presentati in lingua originale e senza sottotitoli, scelta purista che però limita le potenzialità didattiche dell’allestimento (pecca tuttavia sanata grazie all’opera dei “mediatori”).
Paolo Patrito
Torino // fino al 6 gennaio 2013
For President
a cura di Mario Calabresi e Francesco Bonami
FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
Via Modane 16
011 3797600
[email protected]
www.fondsrr.org
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