Nuovo Novecento. Alle Gallerie d’Italia di Milano
Milano, Palazzo Beltrami. 8.300 mq del Cantiere del ‘900, prolungamento architettonico ed espositivo delle Gallerie di Piazza della Scala. Trova collocamento la significativa collezione italiana di 189 opere del secolo scorso. Proprietà: Intesa Sanpaolo.
Milano, 25 ottobre. Le Gallerie di Piazza Scala, inaugurano una seconda volta, ampliando superficie e offerta espositiva al pubblico, attraverso l’apertura gratuita della sede storica della Banca Commerciale Italiana e l’allestimento di 189 opere del Novecento in 12 sezioni, due ouverture e 2 percorsi monografici. Un rinnovato conferimento culturale che va a sommarsi alle altre sedi delle Gallerie d’Italia: Palazzo Leoni Montanari a Vicenza e Palazzo Zevallos Stigliano a Napoli.
A Palazzo Beltrami – così chiamato dal nome dell’architetto Luca Beltrami, che lo ha progettato a partire dal 1906, per arrivare al 1911 – dopo celeri e intensi lavori di restauro, ecco svelato Cantiere del ‘900. Evento che segna, a distanza di un anno, il momento di maggiore impegno di Intesa Sanpaolo nell’ambito di Progetto Cultura, piano di investimento triennale, sviluppato in parallelo al piano industriale, con un costo di esercizio di poco più di 1,5 milioni di euro all’anno. Programma grazie al quale, come ha sottolineato il professor Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza dell’Istituto, durante la presentazione di Cantiere del ‘900, “i cittadini del capoluogo lombardo possono vantare una collezione straordinaria ospitata in un contesto architettonico interamente restaurato, grazie all’intervento di Michele De Lucchi e agli investimenti di Intesa”.
Al piano terra, fra saloni di rappresentanza, decorazioni rilucenti e impianti di illuminazione sofisticati, risplendono sculture, collage, fotografie, ma anche tele di Paladino, Dorfles, Vedova, Munari, Manzoni, Rotella; un Senza nome del 1959 di Afro; un Rosso nero del 1953 di Burri; un Senza titolo del 1955 di Tancredi; un Concetto spaziale del 1951 e un altro Concetto spaziale la Luna a Venezia del 1961 di Fontana. Un percorso curato da Francesco Tedeschi e frutto del conferimento dei beni di proprietà dei diversi istituti di credito che negli anni passati sono stati accorpati e fusi in quella che sarebbe poi diventata Intesa Sanpaolo. L’apertura al pubblico di Palazzo Beltrami si pone come raccordo ideale fra i quattro palazzi che ospitano le collezioni d’arte del Gruppo e conclude il percorso culturale iniziato nel novembre scorso con l’inaugurazione di Palazzo Anguissola, Palazzo Antona Traversi e infine Palazzo Brentani-Greppi.
L’inaugurazione di Cantiere del ‘900 mette in rilievo l’arte italiana degli Anni Cinquanta e degli Anni Novanta, evidenziando le correnti dell’astrazione, dell’informale, le sperimentazioni formali e tecnologiche, oltre ai passaggi di ogni nuova forza espressiva. In rassegna sfilano dunque 153 autori e due approfondimenti monografici: il primo dedicato al tema Il colore come forma plastica nell’arte tra Futurismo e anni Novanta e il secondo all’opera L’ora italiana di Emilio Isgrò. Da ricordare, infine, fra le varie soluzioni proposte dall’architetto De Lucchi, la percorribilità dell’inespugnabile caveau, metafora di questa inaugurazione: deposito aperto.
Ginevra Bria
Gallerie d’Italia – Cantiere del ‘900
PALAZZO BELTRAMI
Piazza della Scala 6 – Milano
800 167 619
[email protected]
www.gallerieditalia.com
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati