Tutte le sfumature dei comics. A Lucca
Non solo fumetti. Ma anche cinema, musica, giochi, animazione, cosplay, performance. E ci si mettono pure le battaglie simulate. Lucca Comics & Games è questo e molto altro. Così, nonostante i detrattori, il secondo festival del fumetto più importate al mondo prende di nuovo forma in una città sospesa tra medioevo e rinascimento. Fino al 4 novembre.
In principio furono i fumetti. Solo ed esclusivamente fumetti. Una mostra-mercato dov’era possibile alimentare la felicità dei collezionisti d’albi. Poi la manifestazione è cresciuta e Lucca è diventata poco a poco la culla delle nuove idee di autori che, una volta l’anno, decidevano d’incontrarsi qua. D’accordo, ha pure vissuto anni bui. E dalla città si era trasferita in periferia. Ma ora ha fatto ritorno nel centro storico. Un mix di storia antica e contemporanea capace di fare da sfondo (e da cornice) a nuovi linguaggi.
Lucca Comics & Games è oggi un festival che unisce anime molto diverse fra loro. Come tiene a precisare ogni volta il suo direttore, Renato Genovese, “con la parte commerciale finanziamo la cultura. Perché la cultura, si sa, ha un costo”. Una miscela di offerte che richiama ogni anno circa 150mila persone generando nella città un indotto stimabile in svariate decine di milioni di euro.
Ma se dobbiamo individuare la chiave di un successo di tale portata – mai o quasi mai riconosciuto dal mainstream, che puntualmente snobba la manifestazione – possiamo senz’altro cercare la risposta in tutte quelle declinazioni della comunicazione per immagini che qui sono valorizzate e sviluppate. A partire dal gioco, con l’area “games, che in questi anni è cresciuta a tal punto da occupare una superficie espositiva di 12mila metri quadri e che vanta, fra gli altri, accordi pluriennali per lo sviluppo dei progetti (e dei prodotti) di case come la Mondadori e la Ubisoft. E che quest’anno, proprio in questi giorni, diventa anche teatro di una battaglia epocale – quella di Bunker Hill – per il lancio di Assassin’s Creed III.
Qualcuno vorrebbe che il festival migrasse altrove. Troppo caos, dicono. “E si rovinano gli spalti delle mura antiche”. La verità è che il contesto è quello giusto. Non potrebbe essere altrimenti. E lì trovano spazio i bambini (con l’area “junior”), gli amanti del manga e del fumetto orientale (“Japan Palace”), i cosplay e tutti gli appassionati di animazione (che possono contare anche sui concerti del “music & comics”). A tutte queste anime si aggiunge poi il cinema, con il “Movie & Comics”, che mette sul piatto anteprime nazionali e internazionali: da Frankenweenie di Tim Burton (in uscita a gennaio 2013) a Django Unchained di Quentin Tarantino; da Ralph Spaccatutto di Rich Moore a Iron Man 3 di Shane Black fino al Pinocchio di Enzo d’Alò (con le illustrazioni di Lorenzo Mattotti).
Al di là delle mostre (tra cui quelle di Sara Pichelli e Laura Zuccheri, autrici del manifesto), degli incontri, degli showcase, dei tanti ospiti e delle iniziative collaterali, a Lucca sono partiti in questi giorni i festeggiamenti ufficiali per gli ottant’anni di Topolino: 80 anni insieme è il libro celebrativo che ripercorre la storia tutta la storia di Mickey Mouse. In questo volume sono state raccolte le storie migliori o più suggestive, una per ogni decennio. E, guarda caso, si comincia con Topolino giornalista, del 1935.
Gianluca Testa
lucca2012.luccacomicsandgames.com
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