Carnet 2013. Tutti gli appuntamenti da segnare in agenda
Recuperato dai bagordi festivi? Se a Natale qualcuno vi ha regalato un’agenda, sarà il caso di iniziare a riempirla: perché l’anno 2013 si presenta denso di scadenze da tener d’occhio, alcune anche alquanto vicine. E se ne avete altre da segnalare, il commentario è a vostra disposizione
Non passerà neanche un mese, che sarà appagata la grande attesa per la “nuova” Artefiera: nuova perché sarà la prima edizione del dopo-Evangelisti, e sono in tanti ad aspettare alla prova la direzione del duo Verzotti-Spadoni.
Ed arriverà prestissimo – febbraio – anche quello che è forse l’appuntamento più gravido di conseguenze, sul piano generale: le elezioni politiche, che daranno un nuovo Governo e di conseguenza un nuovo Ministro per i Beni Culturali, visto che è pressoché unanime il coro di quanti fanno voti per un ritorno immantinente del buon Ornaghi alle “sagrestie” dell’Università Cattolica, che di certo ha assai bisogno dei suoi servigi come Rettore a tempo pieno. E pari attesa c’è per le elezioni amministrative, visto che in ballo ci sono ruoli di grande impatto anche per il comparto culturale, dal nuovo assessore alla cultura alla Regione Lombardia – la più ricca d’Europa – al collega del Comune di Roma, destinato a una poltrona che, malgrado i diffusi tagli, gestisce decine di milioni di euro. E sono solo due esempi.
Il presidente Melandri ha assicurato tempi brevi: quindi non si dovrebbe andare troppo oltre l’inverno per salutare l’attesissimo nuovo direttore (“internazionale”, of course) del Maxxi, mentre c’è da scommettere che i riflettori più potenti saranno puntati su Napoli, per compulsare le prime mosse al Madre dei neodirettore Andrea Viliani. Altra fiera d’arte, altro neo-direttore: sarà già primavera, quando si saggeranno le novità portate ad una sempre irrisolta Miart da Vincenzo de Bellis.
Argomento musei: le bandiere dovrebbero sventolare sul tetto del Museo delle Scienze di Trento, per regalare ai visitatori la nuova impresa di Renzo Piano; e da tenere d’occhio ci sarà anche il Centro Pecci di Prato, dove i lavori al nuovo anello dell’architetto Maurice Nio sembrano preannunciare novità non troppo lontane. Non sarà un museo, ma promette di non deludere le forti attese – che dovrebbero concludersi in questa annata – anche la famosa Nuvola di Fuksas, che rinverdirà i fasti architettonici del romano quartiere Eur.
Varie ed eventuali: scontata e sempre più palpitante è l’attesa per la Biennale di Venezia, e per la lettura che riuscirà a darne la direzione di Massimiliano Gioni; ancora indefinita, ma certamente degna di stare fra le priorità, è la nuova “superfondazione” che ridisegnerà il già articolato panorama museale piemontese; non si concentra su un singolo evento, ma abbraccia tutta la città, l’aspettativa per quel che accadrà a Milano, che – giusto per citare qualcosa – vedrà il debutto di Todolì alla direzione dell’Hangar Bicocca e l’arrivo di Enwezor a strutturare il nuovo Museo delle Culture.
Poche parole – sarebbe impossibile essere esaustivi – per qualche grande mostra: Palazzo Ducale a Venezia sarà invaso dalla pittura di Manet, Palazzo Zabarella di Padova accoglierà la più importante mostra mai realizzata su Giuseppe De Nittis, mentre Marco Goldin chiarirà i suoi tormentati rapporti con Verona, presentando al Palazzo della Gran Guardia “Da Botticelli a Matisse”. Sguardo al passato a Firenze, con la Galleria Palatina a Palazzo Pitti impegnata a indagare Il sogno nel Rinascimento, mentre gli Uffizi celebreranno Il Gran Principe. Ferdinando de’ Medici.
Massimo Mattioli
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