Attenti a Silvio. Atmosfere pistolettiane alla Bruce Silverstein. In esposizione i riflessi del milanese Silvio Wolf. La mostra è composta da stampe a inchiostro fatte direttamente su strati di plexiglas specchiato e alluminio per un’esposizione nel suo complesso assolutamente elegante e energetica. È questo l’opening di New York più interessante della settimana.
www.brucesilverstein.com
Tele Kabul. Fra gli opening più attesi, quello di Francis Alÿs presso David Zwirner. Galleria invasa di visitatori e privé inaccessibile. Tra gli ospiti il duo italiano più Vogue di New York: Massimiliano Gioni in stile metrosexual e la sua dolce metà Cecilia Alemani. La David Zwirner può permettersi un cinema all’interno dei suoi spazi, dove è stato presentato l’ultimo lavoro girato in Afghanistan da Alÿs. E mentre il video offre una visione quotidiana di Kabul, le opere pittoriche (già in Documenta 13) denunciano l’impossibilità della rappresentazione della realtà in immagini create manualmente.
www.davidzwirner.com
La rivincita dei prof. Mostra dall’alto tasso accademico di partecipanti della collettiva Realities alla New Century Artists. Dentro una galleria storicamente in cerca d’autore, spiccano decisamente le prototipazioni rapide in 3D di Erol Gunduz e l’installazione su muro di Heather Van Uxen Lewis. Il premio alla fantasia tecnologica per quest’inizio 2013 va a Jackie O. Pavlik e al suo raro caso di combinazione fra pittura e applicazione per smartphone. Come funziona? Con il proprio telefono si scarica un’applicazione, quindi lo si posiziona davanti all’opera e si vede partire un video realizzato dall’artista. Scommettitori di artisti in fase di affermazione siete avvertiti. Bussate alla New Century Artists nei prossimi giorni e fate buon shopping.
www.newcenturyartists.org
L’amico, l’artista, l’oggetto. Selezione come al solito notevole al The Artist’s Institute. Non a caso The Bigger Picture è curata dal celebre Haim Steinbach, la cui ricerca si concentra da quarant’anni sul significato di fare arte attraverso la forma del dialogo e dell’incontro con decine (centinaia?) di artisti a lui contemporanei.
www.theartistsinstitute.org
L’Art Brut in versione contemporanea. Ambiente latino-alternative da James Fuentes con la collettiva Forget about the Sweetbreads, che vuole essere un focus su opere scultoree realizzate con la ceramica e/o influenzate da quell’estetica. Un’atmosfera pop urban indigena di cui Jean Dubuffet sarebbe senz’altro fiero.
www.jamesfuentes.com
Un’immersione nel mondo capovolto. Sperimentale e in un luogo mozzafiato la mostra di Kevin Cooley. Entrando nel Boiler, una vecchia centrale di riscaldamento e ora project room della Pierogi Gallery, ci si confronta col buio totale. Un materasso gigante a terra invita a sdraiarsi per guardare in su e godersi Skyward su un megaschermo. L’ultimo video dell’artista ritrae Los Angeles e il suo artificiale paesaggio attraverso un punto di vista rivolto appunto verso l’alto.
www.pierogi2000.com
Small is beautiful. La galleria più piccola di Chelsea? È quella dell’ArtBridge Drawing Room sulla 26th. Collocata in un ex sgabuzzino delle pulizie, è senz’altro una delle occasioni più interessanti per vedere come uno spazio minuscolo a Chelsea possa avere un potenziale inaspettato. Attenderemo con curiosità una programmazione in cui ogni volta artisti e curatori si misureranno con lo spazio per superare i confini fisici del luogo.
art-bridge.org/thedrawingroom/
Scent of woman. Orgoglio rosa in mostra alla Kathleen Cullen Fine Art. Emancipazione, indipendenza, forza, scandalo e provocazione per una mostra totalmente donna. Nessun uomo è risparmiato, nessun tema o tabù. E la spensieratezza si riflette anche nelle facce degli spettatori: zero noia, tanta scoperta.
www.kathleencullenfinearts.com
Harry Potter con la bic. Illustratore, disegnatore di fumetti oltre che designer di moda e di gioielli. Tutto questo è James Jean e il suo personalissimo mondo in esposizione alla Tilton Gallery. Un opening gremito di fan e artisti, che si sono accalcati in una fila che straripava all’esterno e certamente non solo per acchiappare il catalogo della mostra.
www.jacktiltongallery.com
Sarah Corona
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