A qualcuno piace radical. Qui pianeta South Bronx, forse il quartiere più fotogenico d’America. Siamo al Bronx Documentary Center dove è in corso Seis del Sur, mostra composta da scatti analogici realizzati fra gli Anni Settanta e Novanta da sei fotografi niuyorican, ovvero portoricani di New York. “Stasera sono esposte le nostre foto di famiglia. Non è colpa nostra se siamo nati in famiglie complicate”, ci ricorda uno degli artisti. Visitata la mostra, come contraddirlo…
bronxdoc.org
Fotografare il mondo con il mondo. Titolo di boettiana memoria per introdurre l’approccio all’arte fotografica di Michael Benson. Alla Hasted Kraeutler è arrivata una selezione dei suoi scatti tratti dal celebre libro Planetfall. Grandioso negli orizzonti e nelle dimensioni delle immagini esposte, l’opening conferma un raro caso di matrimonio di successo fra arte e scienza. I meriti del fotografo vanno infatti condivisi con i preziosi servizi offerti da Nasa e Agenzia Spaziale Europea.
www.hastedkraeutler.com
Spazio-ritratti. “Il luogo di una persona è capace di trasmettere l’aura e talvolta riesce a offrire dei ritratti migliori dei volti stessi di chi lo abita”: parole di Zwelethu Mthethwa, cicerone d’occasione per la presentazione della propria personale alla Jack Shainman. La mostra è uno sguardo sull’Africa rurale contemporanea dove ancora una trattore vale più di una limousine e ogni vecchio che muore è una biblioteca che brucia.
www.jackshainman.com
L’America proletaria e urbana. In scena alla Yossi Milo è arrivata l’architettura d’America attraverso la sensibilità in bianco e nero di Ezra Stoller. I costi sociali e ambientali dell’urbanizzazione descritta dalla mostra sono presenti in un unico scatto, quello di un ragazzino d’Africa, in posa, fra i rifiuti.
www.yossimilo.com
Metti una tela vergine per foto. Fotografia come strumento di pittura, base del disegno per le riflessioni sullo spazio vuoto e cittadino di Peter Waite. Alla Winston Wachter, linee di scale mobili affiancate a quelle di antrioni rinascimentali per affinità stridenti più che elettive.
www.winstonwachter.com
Anziani che riposano accanto a opere d’arte. Serie concettuale che mette insieme opere di ieri e terza età di oggi. L’autore della serie Guardiani è Andy Freeberg, la galleria che la ospita è la Andrea Meislin. Marinetti sarebbe scappato terrorizzato. Noi siamo rimasti per una mostra carica di volti e di resistenza contro quel ramo dell’arte contemporanea che vorrebbe mettere in ospizio tutti i musei.
www.andreameislin.com
Soggetto antico e problematico per eccellenza: la donna. Nuova esposizione di Michel Nafziger che mostra come il fotografo usi le proprie muse per esperimenti tecnici senza mai reificare i soggetti ritratti. Alla Galleria 287 Spring un opening solare nelle opere e negli ospiti.
www.287spring.com
Modaiolo e pubblicitario. È il mondo fotografico di Morgan Miller. Atmosfera macho e new vintage per un’esposizione che sembra un rotocalco di poster pronti ad accogliere brand da promuovere. Bellezza e gioventù sciorinate a iosa dentro gli spazi di una galleria che si chiama – manco a dirlo – Dorian Grey.
www.doriangreygallery.com
Il vecchio connubio. Foto e viaggio sono un’unione all’interno della quale è difficile andare oltre il già visto. Ha provato a farcela Ivan Puig a bordo di un prototipo unico capace di percorrere binari ferroviari come strade sconnesse. Gli spazi del viaggio sono stati percorsi tra i binari abbandonati e le strade desertiche di Messico ed Ecuador. Il luogo dell’esposizione è la Magnan Metz di Chelsea.
magnanmetz.com
Alessandro Berni
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati