After Fukushima, Tokyo Now! (IV)
Il Tokyo Culture Creation Project è uno degli snodi fondamentali per la cultura del contemporaneo nella capitale giapponese. La condirettrice, manco a dirlo, è una donna e risponde al nome di Makiko Yamaguchi. Fra i suoi obiettivi, nientemeno che “disseminare la cultura contemporanea di Tokyo in tutto il mondo”. E così si conclude il nostro reportage dalla capitale giapponese.
Che cos’è il Tokyo Culture Creation Project e quali sono i suoi obiettivi?
Il Tokyo Culture Creation Project è organizzato dal Tokyo Metropolitan Government, la Tokyo Metropolitan Foundation for History and Culture, in cooperazione con organizzazioni artistiche non profit. Ha lo scopo di far diventare Tokyo una città per la creatività culturale globale. Il progetto rende possibile il coinvolgimento di un largo numero di persone nella creazione culturale, offrendo opportunità per fare esperienze creative ai bambini e ai giovani. Inoltre crea e dissemina in modo globale la cultura di Tokyo con festival internazionali e svariati altri eventi.
Quali sono le principali attività?
Ci sono quattro categorie distinte. I festival, i progetti per i bambini e per i giovani, gli Artpoint, ovvero programmi di collaborazione fra artisti e cittadini organizzati in zone periferiche, e il networking, con l’International Conference e l’International Visitors Program, per promuovere Tokyo come “città della creazione e della cultura globale”.
Che cosa fate nello specifico per le arti visive?
Gli artisti visivi sono specialmente coinvolti per la Roppongi Art Night, il Tokyo Art Meeting e in progetti nelle comunità locali, dove vengono invitati molti emergenti.
Il vostro progetto rientra nelle Tokyo Creative Weeks. In che modo?
L’International Conference e l’International Visitors Program fanno parte del programma speciale per le Tokyo Creative Weeks. Nel primo caso si tratta di un programma per disseminare la cultura contemporanea di Tokyo in tutto il mondo, per il quale vengono invitati dieci esperti culturali provenienti da numerosi Paesi. Lo scopo è anche quello di consolidare un network internazionale attraverso la cultura e l’arte. Il secondo è orientato agli scambi culturali internazionali.
Come finanziate le vostre attività?
Il Tokyo Culture Creation Project è una delle organizzazioni che si occupa della politica culturale del Tokyo Metropolitan Government.
Collaborate con organizzazioni non profit?
Sì, piuttosto spesso. Ad esempio per il Festival Tokyo, il Sound Live Tokyo o per alcuni progetti per l’Artpoint.
State lavorando a qualche programma culturale specifico, considerando che Tokyo è tra le città candidate per le Olimpiadi del 2020?
Nessun programma specifico al momento.
Daniele Perra
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #11
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