Bruxelles capitale d’Europa. Pure dell’arte?
Settimana corta a Brussels (ortografia da cambiare di continuo per non sembrare razzisti), con la fiera trainante e omonima, affiancata da Slick e OFF. Oltre a una sfilza di mostre ed eventi sparsi per gallerie, artist-run space, musei e fondazioni. Appuntamento in crescita d’importanza. E un altro impegno da segnare in agenda.
L’anniversario da festeggiare con eco mediatica, ecco, quello c’è stato l’anno scorso. Nel 2012, infatti, Art Brussels ha celebrato i suoi primi trent’anni. Fiera dalle alterne vicende, negli ultimi anni ha guadagnato parecchi punti, così come ha fatto Art Rotterdam e – in un campionato diverso, sia chiaro – FIAC a Parigi, mentre le quotazioni di kermesse quali Art Forum Berlin sono scese fino alla bancarotta. D’altro canto, le ondate migratorie a carattere artistico si sono proprio redirette, almeno in parte, da Berlino a Bruxelles, sebbene quest’ultima città non sia paragonabile in alcun modo alla storica metropoli tedesca. (Ma se volete capirci qualcosa di più, andate al talk intitolato Brussels: Marriage of Convenience or Love Match?, il 18 aprile dalle 13.30 alle 14.30.)
Dunque, dal 18 al 21 aprile si apriranno al pubblico le porte di Art Brussels, con 187 gallerie internazionali e una nuova direttrice artistica, Katerina Gregos, che va a sostituire la scomparsa Karen Renders. Novità anche per l’allestimento, affidato a Tom Mares (classe 1983) coadiuvato da Walt van Beek (classe 1981). E per non farsi mancare nulla, perché sono i dettagli che contano, dalla fiera specificano che l’abbigliamento delle hostess è firmato da Natacha Cadonici, mentre gli accessori sono griffati Miss V.
La presenza italiana è nutritissima, a partire dall’iper-presenzialista Continua (San Gimignano/Beijing/Le Moulin): da Brescia c’è A Palazzo, da Bergamo Thomas Brambilla, da Milano una cordata composta da Brand New Gallery, Cardi, De Cardenas, Fluxia, Invernizzi, Prometeo e Lia Rumma (che ormai considerano meneghina); da Napoli arriva Umberto Di Marino, da Prato c’è Gentili, da Bologna P420, dalla Capitale soltanto S.A.L.E.S., da Pistoia lo SpazioA, da Torre Pellice (perché da Torino non giunge nessuno) Tucci Russo e, infine, da Marrakesh (ma con cuore e direzione campana) c’è Voice.
Ma l’Italia non è solo fra gli stand. C’è nel programma della fiera stessa, ad esempio con le performance Ye Shanghai di Roberto Paci Dalò (courtesy Mario Mazzoli Gallery di Berlino) il 18 aprile alle 20 e Gancio Cielo alla ricerca del terzo occhio di tartaruga di Francesco Cavaliere (19 aprile, ore 18), oppure con la presenza di Maurizio Morra Greco fra i relatori del panel The Extra Mile: Engaged Collecting. From the private museum and beyond (19 aprile, ore 14-15.30) e di Sarah Cosulich Canarutto a quello dal titolo Art Fairs: Are they Really so Bad After All? (19 aprile, ore 16-17.30). E ancora, ci sono i 10mila euro messi in palio da Pirelli per il miglior solo show, scelto dall’Art Brussels Collectors Committee.
Non poteva mancare ovviamente la notte delle gallerie, che qui si fa venerdì dalle 18 alle 22. Fra i nomi di richiamo, Hanne Darboven alla Gladstone, Antony Gormley da Xavier Hufkens e Dan Perjovschi da Sorry We’re Closed, giusto per scegliere tre+tre nomi. Per quanto riguarda i musei, un passaggio da Bozar va fatto, non fosse altro per la mostra di Neo Rauch, e per restare nel mood italico c’è Alberto Magnelli al Musée d’Ixelles, e ancora AES+F alla Vanhaerents Art Collection e Thomas Bayrle al Wiels. E da non perdere è la personale di Emanuele Becheri al Drome Project Space. Un itinerario preconfezionato per i più pigri è offerto da Kunst Promenade.
Due le fiere collaterali: Slick e OFF. La prima ritasta il terreno belga dopo l’esperienza del 2012 e presenta un parterre galleristico (53 stand più i 14 Slick Projects) con una nutrita presenza francese e alcune presenze italiane, ovvero The Flat da Milano e FuoriCampo da Siena, oltre a Louise Alexander, che ha sede a Porto Cervo. Da segnalare, sempre a Slick, il pop up restaurant dello chef Nicolas Darnauguilhem, solitamente ai fornelli a Le Neptune.
È al secondo turno anche OFF-Art Fair, con stand che possono presentare da due a quattro artisti. Presenti 50 gallerie da mezzo mondo, compreso il Congo, tanto per dare un tocco d’esotismo; dall’Italia, Kanalidarte di Brescia, Mc2 da Milano, MLB da Ferrara, OltreDimore da Bologna, Paola Cardano e Romberg da Roma, Riccardo Costantini da Torino, Sabrina Raffaghello da Alessandria e VisionQuest da Genova. Certo, inaugurare giovedì 18 aprile e – alle 17.30 del 16 aprile – avere la pagina Events 2013 del sito che riporta la dicitura “more information coming soon…” non è proprio una bella presentazione…
Marco Enrico Giacomelli
www.artbrussels.be
www.slickartfair.com
www.off-artfair.be
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