Non solo mobili
Le consuete pagine di “Consigli per gli acquisti”, che su Artribune Magazine sono dedicate a libri e gadget a tema, nei giorni del Salone si trasformano in segnalazioni design oriented. Dal divano al portacandele, dalla zolla per il guerrilla gardening alla sedia a dondolo.
LUCIDIPEVERE – RAPHIA
Viene quasi da chiedersi se la sedia Raphia, presentata dal brillante duo udinese LucidiPevere per Casamania, sia una vecchia sedia incredibilmente contemporanea o un prodotto odierno ma costruito da artigiani del passato. Merito del dubbio è il midollino sapientemente intrecciato, che costituisce seduta e schienale su un’ossatura in metallo verniciato. Calibrata unione fra elementi della tradizione e forme rinnovate della modernità.
www.casamania.it
PHILIPPE STARCK – MY WORD
Il re del design – e dei reality – torna nell’ambiente a lui più congeniale, quello della progettazione, con un marchio storico: Cassina. My work è un divano che unisce, come anticipa il nome stesso, il lavoro al relax. Non solo un tre posti dalle linee morbide e con cuciture a vista, ma anche una comoda workstation con due piani di appoggio, cassetti a scomparsa con prese usb e wireless. Se la tecnologia e le abitudini di vita cambiano al trotto, Starck segue il passo.
www.cassina.com
GIULIO IACCHETTI – NEW CASTLE
La sagoma è quella classica del divano imbottito, ampio, con braccioli larghi e uno schienale generoso. Il tessuto è il particolare che cattura l’attenzione. New castle, ultimo nato in casa Meritalia, è un divano interamente rivestito in Duraform, la stessa stoffa delle etichette dei jeans, per intenderci. Lavabile, resistente e contemporaneo, è il rivestimento a rubare la scena.
www.meritalia.it
PATRICIA URQUIOLA – MAFALDA
L’asso nella manica di Moroso è ormai da anni la poliedrica designer spagnola Patricia Urquiola. Quest’anno la progettista fa proprio da factotum e, oltre alla progettazione dello storico showroom in Brera, presenta anche una poltroncina. Mafalda, poltrona bassa, con ampia seduta e schienale avvolgente in tessuto, è un invito a mettersi comodi, proprio come a casa.
www.moroso.it
MARIO PRANDINA – DISCOLA
Plinio il Giovane, marchio di design contraddistinto da prodotti di alta falegnameria, sposa una causa sociale e realizza una collezione di prodotti in collaborazione con la Cooperativa Opera in Fiore, che lavora con ex detenuti. Abbiamo selezionato Discola – design di Mario Prandina, proprietario del marchio -, una sedia a dondolo che facilita il vizio di dondolarsi impunemente sulle gambe posteriori di una seduta, evitandone la caduta.
www.plinioilgiovane.it
SARA FERRARI – BACO
Il trucco c’è ma non si vede. Il divano Baco, di Sara ferrari per D3co, ha un uso limitato di fissaggi tra schienale e seduta, per sposare la filosofia naturale aziendale. Lo schienale diventa così un elemento decorativo e personalizzabile, come un cuscino. Il capitonné, realizzato anch’esso su supporto morbido, diventa contemporaneo grazie ai toni accesi. Le novità dell’anno è la doppia chaise-longue che consente di distendersi su una moderna “greppina”.
www.d3co.it
NENDO – CLIP PORTACANDELE
Si riconosce da lontano un oggetto firmato Nendo, studio del giapponese Oki Sato. Pulizia formale, linee essenziali, sottrazione dei volumi e sperimentazione pura. Sembrano regole banali, ma non è semplice raggiungere l’equilibrio di oggetti come i portacandele per Discipline: anime in acciaio verniciato dalle sagome dei frutti. E in più la funzionalità migliorata, poiché il fissaggio a molla sostiene candele dai diversi diametri.
www.discipline.eu
SERENA CONFALONIERI – WALLPAPER
Che le carte da parati non siano più un elemento démodé ma contemporaneo lo si è notato da qualche anno a questa parte. Quello che ancora stupisce è la varietà di scenari che un semplice “sfondo” può creare su un muro. Ne offre un assaggio Serena Confalonieri, designer di Milano, con le sue nuove proposte per Wall & Decò. Fasce di colore, montagne sotto nebbie colorate o un affresco ottocentesco, ce n’è per tutti i gusti.
www.wallanddeco.com
TOMMASO MANCINI – ORTOBRICK
Ha le sembianze di un mattone ma è un composto di terre argillose e microterreno solido contenente semi di piante erbacee: è l’ultimo progetto di orto-design di Tommaso Mancini. A contatto con l’acqua, il mattone germina naturalmente. OrtoBrick non è stato pensato solo per abitazioni e orti, ma per la città. Un progetto di guerrilla gardening prevede, infatti, che il mattone venga abbandonato in contesti urbani per generare inaspettate microaree verdi.
MATALI CRASSET – STICK
Immaginate una pinza in legno che si congiunge in entrambe le sue estremità, simmetrica su emtrambi gli assi. Trovato il modulo, ripetetelo. Così ha fatto Matali Crasset, designer eccellenza francese, per la lampada Stick, semplice come il nome che porta. Il legno rende la luce calda e l’alternanza delle stecche crea texture di luce e ombra sempre diverse. Dalla semplicità nasce l’inattesa ricchezza del design.
www.fabbian.it
JOEVELLUTO – GEMME
Sembra fare luce anche da spenta, la lampada da parete ideata dallo studio vicentino Jovelluto per Vertigobird. Questo perché assomiglia a una Gemma con i lati sfaccettati e irregolari. L’applique in ABS e metallo, realizzata in termoformatura, esiste in una sola versione ma, ruotata, è ogni volta differente. Accostando più gemme, con angolazioni diverse, si ottengono composizioni nuove e personalizzabili, fino a rendere la propria parete una piccola miniera.
www.vertigo-bird.com
ALESSANDRO MENDINI – AMULETO
Volete una lampada che protegga come un Amuleto il vostro bambino? Chiedete ad Alessandro Mendini, che per il nuovo marchio di illuminazione Ramun ha ideato tutto, dal logo al sito al marketing, fino a – ovviamente – una lampada. Tre cerchi che rappresentano il Sole, la Luna e la Terra sono in realtà base, snodo ergonomico e cerchio illuminante. Mendini ha pensato ai piccoli, in particolare al nipote; oltre a un buon augurio, qualcosa da maneggiare e con cui giocare.
www.atelierramun.com
Valia Barriello
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #12 – Supplemento Design 2013
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