Occupy Wall Street. Secondo Molly Crabapple

Abbiamo incontrato Molly Crabapple presso il suo studio prima della mostra “Shell Game: una lettera d'amore per il 2011”. Dalle strade di Wall Street al mondo. Un’artista dal tratto soave e impegnato.

Neil Gaiman ha scritto di lei: “Sono convinto che Molly Crabapple sia stata mandata dal diavolo per sedurci tutti nel mondo dell’arte”. Il Guardian trova in lei “parti uguali di Bosch, Burroughs e Cirque du Soleil”, mentre il New York Times l’ha descritta come “a downtown phenomenon”.
La linea di Molly Crabapple (New York, 1983), dal tratto super-dettagliato, ha coperto graphic novel (con clienti come DC Comics e Marvel Comics), enormi murales di nightclub e persino le pareti di una suite di un d’albergo nel settembre 2011. Il 14 aprile apre la sua mostra a New York dal titolo Shell Game, presso la Smart Clothes Gallery, dove presenterà nove opere di grande formato (in buona parte già vendute) ispirate agli eventi dell’occupazione di Wall Street del 2011, quartiere in cui si trova lo studio dell’artista.
I lavori rappresentano elaborate figure filtrate da elementi di burlesque – tra le passioni dell’artista – insieme a personaggi animali (con allegorie degli occupanti nelle vesti di topini, i cattivi di Wall Street in quelle di gatti e l’NYPD in quelle di cani, con un richiamo alla scelta che fu di Art Spiegelman con Maus, l’epica graphic novel ispirata alle vicende dell’Olocausto).

L’intero progetto è stato finanziato tramite Kickstarter, co-funding impiegato anche per realizzare la performance della stanza d’hotel, A week in hell, in cui Molly ha trascorso cinque giorni a riempire delle sue epifanie fantastiche la propria camera tappezzata di carta.
Nel suo studio ci ha confidato di avere una passione per Toulouse-Lautrec (la palette di colori calda e vigorosa che Molly usa somiglia molto a quella del grande francese), e anche che disegna in continuazione (e con impressionante rapidità), molto spesso ritratti di amici, amiche, giornalisti e conoscenti, volti che ci ha mostrato in numerosi sketchbook (scritti con con quel suo lettering peculiare e ammiccante), pieni di ritratti di persone che ha incrociato durante i giorni di Occupy Wall Street, dove ha realizzato immagini di una ricchezza narrativa squisita ed estremamente elaborata.
La morbidezza della linea di Molly Crabapple intrattiene lo sguardo dello spettatore grazie al pullulare di minuziosi particolari: il tratto incessantemente curvilineo si sbizzarrisce nella raffigurazione delle chiome (tra le sue predilezioni) e di ulteriori evoluzioni decorative dal gusto vittoriano. Entrare nel mondo di questa giovane donna significa perdersi nella varietà di personaggi ironici e bizzarri come in figure femminili sensuali (non a caso Molly ama Milo Manara), immerse in universi surreali (anzi, pop surreali) di favolosa ideazione.

Molly Crabapple, sketchbook

Molly Crabapple, sketchbook

Quello in mostra tra poco lo reputa il migliore lavoro eseguito finora, ma occorre assolutamente segnalare l’animazione in stop motion creata con Kim Boekbinder e Jim Batt dal titolo I have your heart, video musicale dall’indiscutibile magia poetica.

Diana Di Nuzzo

mollycrabapple.com

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Diana Di Nuzzo

Diana Di Nuzzo

Scrive di Pop Surrealism e Lowbrow Art da tempo, e la sua passione per la cultura pop e underground l'ha portata a trasferirsi nella Grande Mela per conoscere da vicino il mondo delle gallerie dedicate e della Street Art. Qui…

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