La villa dei tecnologhi
Villa Duodo guarda una stupenda campagna sottostante, coltivata da villette a schiera, capannoncini e improbabili azzardi di cemento. Pensata da Scamozzi, allievo del Palladio, se ne sta sotto un imponente mastio federiciano, che confina con un maestoso castello. E adesso…

Girato Open Day Innovazione M31 a Villa Duodo from TRIWU on Vimeo.
Quale posto migliore, dunque, di una villa per creare un incubatore-pensatoio? Confrontarsi con la bellezza e il silenzio della storia e dell’arte con i software e l’hardware contemporaneo. La cosa esalta i giovani abitanti e genera un fascino irresistibile all’estero. Silicon Valley in primis, che invidia le nostre ville quanto noi i suoi garage. E in villa c’è stata pure una sperimentazione con la Bevilacqua La Masa, che ha messo in dialogo alcuni suoi giovani artisti con i neoimprenditori del team M31, per provare prime formule di dialogo e relazione. Risultati, a detta dei partecipanti, super.
Sintesi: una villa storica sfitta oggi genera un affitto pubblico, è popolata di giovani visionari che creano valore, ha generato grande interesse e partecipazione tanto nella comunità locale quanto dall’estero. Si chiama case history. Da replicare.
Cristiano Seganfreddo
direttore del progetto marzotto e di fuoribiennale
docente di estetica in design della moda – politecnico di milano
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #12
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