Gallerie d’arte online. Intervista con Chiara Passa
Continua la serie di interviste ai responsabili dei più importanti spazi artistici del Web. Abbiamo incontrato Chiara Passa, curatrice della Widget Art Gallery, una galleria che ospita mostre ed eventi artistici creati appositamente per essere fruiti su smartphone e tablet.
Quando e com’è nata l’idea di creare la Widget Art Gallery?
La Widget Art Gallery nasce dal desiderio di curare un programma di mostre d’arte digitale in modo cheap & chic e non particolarmente impegnativo dal punto di vista economico. Avendo compreso che il concetto di possesso ha ceduto spazio a quello di accesso e che i nostri bisogni sembrano diventare sempre più palmari, invece di affittare uno spazio fisico ho realizzato una galleria virtuale per iPhone/iPad e OSX-Dashboard, sempre accessibile ovunque via Internet. Così, la WAG è nata nel 2009.
La WAG è nata durante un periodo di transizione per quanto riguarda l’adozione del grande pubblico di dispositivi portatili come i tablet e gli smartphone. Quali cambiamenti sono avvenuti da allora nell’atteggiamento del pubblico rispetto alla tua proposta curatoriale?
Il periodo di transizione non è finito ma recentemente sono rimasta sorpresa e incuriosita dal crescente coinvolgimento del pubblico verso alcuni progetti artistici basati proprio su smartphone e tablet: questo è un altro motivo che mi ha spinto a creare la Widget Art Gallery.
Credo proprio che una nuova era sia approcciata per quanto concerne le gallerie d’arte e il modo di esporre/curare mostre. L’esposizione fruita attraverso il dispositivo mobile aggiunge un plusvalore: introduce la possibilità di apprezzare l’opera d’arte ovunque, ma anche in maniera privata.
La Widget Art Gallery è, infatti, spesso una strana esperienza, perché è un luogo dove le persone hanno un’interazione privata con l’opera d’arte e allo stesso tempo potrebbero essere circondati dalla folla. La WAG ha la possibilità di essere sia uno spazio espositivo collettivo sia individuale, dove gli utenti possono gestirlo come e dove vogliono. La WAG sta riscontrando un ottimo interesse da parte del pubblico dell’arte e non solo. Negli ultimi due anni sono stata invitata a presentarla e a partecipare a molte conferenze, mostre e festival internazionali.
Non a caso la definizione che hai appena dato della WAG calza a pennello con l’Internet tutta: “È uno spazio collettivo quanto individuale dove gli utenti possono gestirlo come e quando vogliono“. La possibilità di fruire contenuti artistici e, più in generale, culturali in qualsiasi momento e condizione sta portando all’accettazione di nuovi parametri per quanto riguarda la creazione di opere d’arte? In quali modi credi che gli artisti che si confrontano con queste problematiche stiano modificando i propri modi di lavorare?
Quasi tutti ci adattiamo alla velocità della comunicazione e al continuo evolversi della tecnologia, e perciò modifichiamo lo stile di vita, e quindi anche il modo di ideare/fare ed esporre arte.L’opera d’arte virtuale all’interno della Widget Art Gallery non ha più confini, non ha più né un dentro né un fuori, non è più esclusivamente privata, ma è soprattutto pubblica, e non può più essere unicamente autobiografica ed è quindi soprattutto sociale. Quest’ultima peculiarità caratterizza la nuova opera d’arte e la distingue dalle arti visive tradizionali prima dell’avvento di Internet.
La maggior parte delle opere esposte presso la WAG sono GIF animate. Il formato GIF sta avendo un grande successo per quanto concerne l’arte digitale in generale, proprio grazie alla sua natura multifunzionale e intercambiabile tra video, foto e semplice immagine statica: il formato GIF offre agli artisti molteplici possibilità di espressione e comunicazione. L’idea è di rendere tutto più semplice possibile, infatti, il file GIF è molto facile da ideare e costruire per gli artisti ed è semplice per me da gestire e programmare all’interno della Widget Art Gallery.
Puoi dirci qualcosa riguardo la gestione economica della galleria? Quante persone lavorano con te?
Ci lavoro solo io, occupandomi di tutto, dalla programmazione tecnica delle mostre all’interno dei dispositivi mobili iPhone e iPad al calendario espositivo e alla scelta degli artisti, che avviene in base a inviti che faccio personalmente e a proposte che ricevo dagli artisti stessi.
E per quanto riguarda la gestione pratica della galleria e delle mostre?
La WAG è una piccola galleria virtuale multifunzionale che ospita una mostra al mese creata ad hoc per lo spazio: installazioni, video, animazioni, sound-art, performance, sculture, quadri, fotografie ecc.
Ho concepito la Widget Art Gallery sia come una sorta di Kunsthalle che esibisce mostre temporanee, sia come un museo avente una collezione permanente di opere d’arte digitale. Infatti, lo spazio espositivo WAG, conserva tutte le opere delle mostre passate all’interno di un archivio online sempre visitabile.
Ho sviluppato la Widget Art Gallery come una web-app per iPhone e iPad, basata sul browser mobile, quindi tecnicamente programmandola in HTML5 e JavaScript. Rispetto a una app-IOS è più semplice da gestire e aggiornare. Solitamente, gli artisti mi consegnano i file GIF tre o quattro giorni prima dell’inaugurazione, in modo che io possa avere il tempo di programmare e riorganizzare la nuova mostra all’interno della web-app e del widget per la Dashboard del Mac. Ogni tanto capita anche che debba aiutare tecnicamente qualche artista nella creazione dell’opera, ma è un piacere!
Quale futuro prevedi per le gallerie d’arte online? Sono un fenomeno di transizione o quello che sta succedendo in questi anni fungerà da base per un nuovo modo di concepire la fruizione artistica e museale?
Per lungo tempo il sistema dell’arte ha avuto il monopolio sul curare/gestire l’arte accessibile al pubblico. Poi Internet li ha obbligati a re-immaginare la natura della galleria, la pratica curatoriale e l’installazione della nuova opera d’arte digitale da contestualizzare in appositi spazi. Già dal 1999, molte istituzioni/musei importanti e gallerie private hanno optato per la conversione dei loro siti web in spazi virtuali ad hoc per curare/ospitare new media art.
Con Internet sorgono spazi ad hoc per esporre new media art, basati su una nuova semantica riorganizzata in base ai contenuti multimediali offerti dal mezzo, e soprattutto nasce proprio un nuovo modo di fruire anche l’opera d’arte classica. Il pubblico, grazie alle molteplici tecnologie offerte da Internet (come plug-in 3-D, realtà aumentata, ambienti interattivi, piattaforme web 2.0, VRML, flash ecc.) è in grado di fruire ovunque e interagire in prima persona, con quadri, sculture a 360 gradi, video, fotografie, installazioni, arte interattiva ecc.
Indubbiamente, le gallerie d’arte online – che ospitino Internet Art o arte classica – non sono un fenomeno di transizione ma un evento in continuo aumento.
Quali sono i tuoi programmi per il futuro della WAG?
Sto predisponendo la Widget Art Gallery per altre piattaforme e per esporre anche progetti e opere interattive basate su java, realtà aumentata, installazioni sonore, nano-art ecc. Quindi vedremo la WAG in espansione…
Filippo Lorenzin
the-widget-art-gallery.blogspot.it
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