Il sogno americano di Facundo Varela
Molto spesso, quando in Europa si dice ‘America’ si pensa agli Stati Uniti. Ma la storia e la geografia del Nuovo Mondo sono ben più ampie di quelle dell’immaginario comune. Affascinante è scoprirle nei taccuini di viaggio di un giovane artista argentino che le ha disegnate per due anni, attraversando il continente da sud a nord.
Il viaggio fa incontrare tanti viaggiatori, ma quando ho incontrato Facundo Varela ho capito subito che era un viaggiatore speciale. Aveva deciso di attraversare l’America, partendo dall’Argentina per arrivare in Canada, attraversando con calma gli Stati in mezzo. Fermandosi in alcuni posti, accelerando in altri, conoscendo luoghi e persone, tradizioni e storie, rimediando qualche lavoro, sfidando un continente così pieno di frontiere, perdendosi nella natura.
Ricordate quel film di Sean Penn, Into the wild, quando il protagonista a un certo punto dice “forse quando tornerò scriverò un libro” e tutti abbiamo sperato che potesse farlo? Facundo Varela, come quell’Alex Supertramp (Christopher McCandless nella vita reale), ha preso molti appunti e, in più, come al tempo in cui non esisteva ancora la macchina fotografica, ha acquerellato molti inchiostri. Sono viaggi estetici, i suoi, alla ricerca di una bellezza leggera, sintetizzata nei disegni, racchiusa nelle parole.
Il primo quaderno racconta il viaggio dall’Argentina al Perù, passando per la Bolivia; il secondo, dal Perù a Panama, passando dall’Ecuador, Brasile, Colombia; il terzo, da Panama al Messico, passando da Costarica, Honduras, Guatemala, Belize; il quarto, dal Messico al Canada, passando per gli Stati Uniti. Prendendo ogni tipo di mezzo di trasporto, dormendo in ogni tipologia di casa, conoscendo le più disparate specie animali e umane lungo il cammino.
Dopo aver studiato architettura all’Università di Buenos Aires, la testa di questo giovane argentino si è nutrita di tante storie, fantasie e opere d’arte. Tanta letteratura di viaggio, dall’Odissea ai nostri giorni (Kerouac, London, Thoreau); tanti taccuini d’artista, dal Grand Tour alle Moleskine ai fumetti (Gauguin, Klee, Pratt). Così, con la rapidità di uno schizzo istantaneo, l’abilità del colore sfumato in un tramonto o nella luce di un cielo notturno, la tecnica di un progetto costruttivo racconta molte storie appassionanti. Adesso si è fermato in Messico, ma certamente il viaggio ancora continua.
Mercedes Auteri
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