L’onda lunga della Biennale
Della Biennale di Venezia di quest’anno si è parlato molto. Molto, non abbastanza. Se ne parlerà - ne siamo convinti - negli anni a venire. Di altri eventi nazionali e collaterali resterà una traccia più lieve. Ma a tenere viva la memoria aiutano i libri. Qui una selezione di cosa resterà della Biennale 2013 secondo il nostro giudizio parziale e insindacabile.
GIOVANI UCRAINE
Monografia prodotta dalla fondazione moscovita di Vladimir Smirnov e Konstantine Sorokin. Mostra in Italia poco prima dell’inaugurazione della Biennale, alla Galleria Continua di San Gimignano, presso l’Arco de’ Becci. Niente male per questa ucraina classe 1981. Che a Venezia rappresentava il proprio Paese a Palazzo Loredan.
Zhanna Kadyrova. Album 2013 – Maier – http://maikmaier.com/mm-publishing/
ESPERIMENTO GRECIA
Se ne parla sempre più spesso, della Grecia come esperimento economico-sociale. Guardate cosa succede lì e saprete cosa accadrà nel vostro Paese. History Zero, nell’estrema sintesi offerta da Stefanos Tsivopoulos nel padiglione ellenico ai Giardini. Con la grafica firmata dallo studio Node di Berlino/Oslo.
Stefanos Tsivopoulos. History Zero – DzA – http://www.dza-satzundbild.de/
BE BRITISH!
Avere un testo di Hal Foster è un punto d’onore per il catalogo di un padiglione. Quest’anno è toccato a Jeremy Deller potersene vantare. L’artista ha orchestrato a Venezia un’indagine politica e antropologica dell’essere british, con tanto di sala da the. Se non vi ha convinto, rivedetelo su carta (con quattro diverse cover).
Jeremy Deller. English Magic – British Council – http://www.britishcouncil.org/
CINA LAGUNARE
Numerosi gli eventi collaterali di questa Biennale, e numerose le mostre legate alla Cina, spesso di livello piuttosto basso. Fra le rassegne da salvare, questa che ricapitola vent’anni di partecipazioni in Biennale, a partire dall’edizione del 1993, che vide tornare dalla Laguna tredici artisti nient’affatto entusiasti.
Passage to History – Charta – http://www.chartaartbooks.it/
CELANT UBIQUO
Quest’anno Germano Celant ha superato se stesso a Venezia, curando una mezza dozzina di mostre, e tutte significative. Del reenactment di When Attitudes… abbiamo parlato sullo scorso numero. Qui segnaliamo invece la retrospettiva, accompagnata da monumentale catalogo, di Marc Quinn alla Fondazione Cini.
Marc Quinn. Memory Box – Skira – http://www.skira.net/
MOUSSE PER L’ITALIA
Non c’è molto da soppesare: al momento Mousse Publishing è l’editore più interessante in Italia quando si parla di pubblicazioni legate al mondo dell’arte contemporanea. E lo dimostra una volta di più con il libro legato al Padiglione Italia curato da Bartolomeo Pietromarchi. Design impeccabile, stampa di qualità, prezzo onesto.
Vice Versa – Mousse Publishing – http://www.moussepublishing.com/
STINGEL A TAPPETO
Una delle mostre di maggior impatto a Venezia era/è quella di Rudolf Stingel a Palazzo Grassi. L’intero edificio ricoperto da folti tappeti, e le sue pitture – poche, ben dosate – sparse nelle sale. Idem per il catalogo: grande formato, ottime foto dell’allestimento firmate da Stefan Altenburger.
Rudolf Stingel. Palazzo Grassi 2013 – Electa – http://www.electaweb.it/
ENCICLOPEDIA IN 2 VOLUMI
Due volumi rilegati in cofanetto. Nero su bianco per “la mostra”, bianco su nero per partecipazioni nazionali ed eventi collaterali. L’editore del catalogo ufficiale della Biennale è Marsilio. Nel primo volume, moltissimi brevi testi di docenti e saggisti d’ogni branca del sapere. Enciclopedico, of course.
Il Palazzo Enciclopedico – Marsilio – http://www.marsilioeditori.it/
Marco Enrico Giacomelli
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #16
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