A cinquant’anni dalla scomparsa di Pinot Gallizio (Alba, 1902-1964), una mostra personale di dodici opere è allestita per aiutare il Comune ad acquisire uno dei quadri del suo periodo più fiorente, Lichene Spregiudicato (1969): una pianta idealizzata, allo stesso tempo squadrata e dinamica, che lascia l’humus della terra per addentrarsi nella limpidezza di un cielo azzurro senza contorno. Non meno spregiudicato del suo lichene, l’artista – farmacista demiurgo, chimico giocherellone, politico e intellettuale buongustaio piemontese – è colui che, insieme a Enrico Baj e al danese Asger Jorn (gruppo CoBrA), sostenuto per un periodo dal filosofo francese fondatore del Situazionismo, Guy Debord, ha portato una fioritura nell’arte italiana del dopoguerra, annoverandosi tra i più grandi interpreti della crisi della pittura di quegli anni con una brillante e audace proposta di superamento dell’Informale, in un panorama contemporaneo a quello di Fontana e Manzoni.
L’opera di Gallizio, inventore della pittura industriale e protagonista del movimento politico-artistico Internazionale Situazionista, si distingue per la sua inesauribile energia e matericità, in un gioco di geometrie gettate nello spazio e tonalità tenui alternate a campiture aggressive e infuocate. Arte come gioco: manifestazione di un animo puro e infantile mosso dalla saggezza e dalla curiosità insaziabile di uno scienziato.
La mostra Esercizi di Psicogeometria al Palazzo Banca di Alba, con l’apporto e la curatela di Martina Corgnati, nasce dunque con il pretesto di riportare in patria una figura indelebile nel panorama albese e chiede una partecipazione a tutti coloro che, anche solo con una cifra simbolica, vogliono aiutare il Comune a ottenere la somma necessaria, per ora non ancora raggiunta, di 22mila euro, per l’acquisizione definitiva dell’opera il Lichene Spregiudicato. Infatti il dipinto, appeso nell’ingresso del palazzo del Comune dal 1992, apparteneva in realtà a una fondazione, la Fondazione Ferrero, che una volta fallita era in procinto di metterlo all’asta. Fortunatamente in tempi utili, però, è stata data al Comune la possibilità, dopo anni di comodato d’uso, di fare proprio il quadro in questione, per suggellare il rapporto fra lo storico artista e la sua città natale: un ottimo pretesto per la raccolta e l’esposizione di altre undici opere mai proposte tutte insieme prima d’ora, provenienti da diverse collezioni private.
Un’iniziativa culturale mirata a non dimenticare, un progetto avventuroso volto alla celebrazione di un mondo talvolta poco conosciuto in cui vale sicuramente la pena di addentrarsi per acquisire ancora un tassello della storia della pittura italiana, a cui Pinot Gallizio ha dato una svolta fondamentale.
Clara Rosenberg
Alba // fino al 9 febbraio 2014
Pinot Gallizio – Esercizi di psico-geometria
a cura di Martina Corgnati
PALAZZO BANCA D’ALBA
Via Cavour 4
0173 292248
[email protected]
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