La mostra nella strepitosa sede dell’Accademia di moda e costume di Roma racconta la vita di una scrittrice, gallerista e viaggiatrice che ha saputo fare della propria vita un unicum. L’esposizione è stata inaugurata durante le settimane della moda di AltaRoma ed è di raccordo sia alla consegna del Premio Irene Brin istituito nel 1969, che premia i giovani stilisti che durante l’anno si sono distinti per le loro creazioni e le novità portate nel campo nella moda, sia al la celebrazione dei cinnquant’anni dell’Accademia, che ha sempre visto in Irene Brin (Roma, 1914 – Bordighera, 1969) un esempio di vita, di moda e di costume.
L’allestimento si articola in quattro sezioni. La parte dedicata alla biografia e alla famiglia racconta di come Irene Brin avesse solo vent’anni quando, all’Hotel Excelsior di Roma, conobbe Gaspero del Corso, giovane ufficiale nato in Eritrea: fu amore improvviso, sbocciato da un’appassionata discussione sulla Récherche e cementato in quattro incontri successivi, nei quali i due scoprirono di aver in comune la passione per l’arte, per la lettura e per i viaggi. Basilare nel suo percorso fu l’apertura della Galleria l’Obelisco: il 23 novembre 1946, alle ore 18, venne inaugurata con una grande mostra su Giorgio Morandi. Lo spazio romano svolse non solamente una funzione commerciale, bensì anche culturale e critica nell’indirizzare e scegliere gli artisti da esporre e promuovere. La sezione dedicata a “Il mondo della moda” sottolinea il fondamentale contributo di Irene Brin – dalla metà degli Anni Quaranta fino alla fine degli Anni Sessanta – nel promuovere la creatività italiana, in un panorama segnato da profonde trasformazioni sociali e culturali, non solo per l’Italia. Superati gli anni della repressione fascista, la giornalista aveva potuto finalmente attingere alla propria formazione cosmopolita, trovando in essa una ricchezza che poteva essere messa a servizio del Paese nel momento della ricostruzione.
La mostra si chiude sul tema del viaggio, senza dimenticare i due video: uno è il ricordo di Flavia Piccini, l’altro è la risistemazione del giardino di Irene a Sasso di Bordighera, dove ha sede l’associazione a lei dedicata, a opera dell’artista Maria Dompè.
Il mondo di Irene Brin e la sua vita affascinante saranno al centro di altre iniziative nel prossimo futuro. La Galleria Nazionale d’Arte Moderna, dove ha sede il fondo archivistico Irene Brin e Gaspero del Corso, ha infatti intenzione di pubblicare uno degli inediti della scrittrice, purtroppo non concluso a causa della sua morte. Inoltre, nei mesi a venire verrà istituito un nuovo premio a lei intitolato, ma questa volta volto a realizzare sculture che andranno a decorare il giardino ligure.
Valentina Gasperini
Roma // fino al 21 febbraio 2014
Il mondo di Irene Brin
a cura di Claudia Palma
ACCADEMIA COSTUME E MODA
Via della Rondinella 2
06 6864132
[email protected]
www.accademiacostumeemoda.it
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati