Turismo, il domani è già oggi. A Trento c’è travelNEXT
Vale 38 miliardi di euro l’anno. È il turismo culturale in Italia, comparto che nelle intenzioni del neo-ministro Dario Franceschini entra finalmente nella sfera di interesse dell’agenda politica. Per attrezzarsi al meglio alle sfide del futuro, torna utile una capatina a Trento: in scena travelNEXT, giornata di studi di settore all’insegna della pratica.
Non più tardi di qualche giorno fa ha bocciato l’Enit, qualificando come superato il modello secondo cui si muove l’Agenzia Nazionale per il Turismo; esprimendosi sulla necessità di un dialogo reale con il mondo dell’imprenditoria e sull’urgenza di puntare con forza sulle nuove tecnologie. Così Dario Franceschini: il Ministro dei Beni Culturali è accreditato tra gli ospiti – virtuali: potere delle videoconferenze! – di travelNEXT, sessione di incontri in scena a Trento giovedì 3 aprile. Un panel di riflessioni sul tema del turismo 2.0, costruito sul doppio binario del benchmarking e dell’elaborazione collettiva di progetti concreti: con le sessioni mattutine dedicate all’analisi di esperienze e sistemi virtuosi, e quelle pomeridiane concentrate invece su autentiche attività laboratoriali. Mirate all’elaborazione di progetti di comunicazione e di service design, puntando cioè a creare modelli vincenti per affrontare la sfida del turismo di domani. Assunto, finalmente, come punto fondamentale dell’agenda politica e come tema caldo per il rilancio del Paese. Perché, a sostegno della necessità di puntare massicciamente sul comparto, arrivano i numeri: quelli raccolti da un’indagine de La Stampa che risale al 2012 dicono come solo il turismo culturale generi – tra entrate dirette e indotto – qualcosa come 38 miliardi di euro l’anno. Con il viaggiatore della cultura particolarmente generoso quando si tratta di mettere mano al portafoglio: a fronte di una spesa media pro capite di 130 euro al giorno del turista tradizionale, quello “culturale” fa girare invece 400 euro. Chi spende molto merita più servizi e migliori, così che sia invogliato a spendere ancora di più, generando un circolo virtuoso dove domanda e offerta si inseguono in un costante tendere all’eccellenza.
Quella a cui guarda l’evento di Trento, forte di un catalogo di ospiti di assoluto rilievo. Partendo da FutureBrand, leader mondiale nell’analisi e nelle strategie legate alla brandizzazione degli intangibili su scala nazionale; e arrivando a DINN!, studio milanese che si occupa di design nella sua accezione più ampia e articolata, da quello d’interni alla definizione di loghi, brand e strategie di comunicazione ad ampio spettro. Insieme a blogger, marketing manager, giornalisti di settore, comunicatori, esperti di ambienti digitali si costruisce un ricco bagaglio di esperienze condivise: provando a individuare in quale direzione i linguaggi della Rete (tra e-commerce e dintorni) possano rivoluzionare l’idea di turismo, intrecciando nella formulazione di una tipologia di offerta univoca micro-settori fortemente caratterizzati. Dal turismo culturale, appunto, al mare magnum di quello eno-gastronomico, cui è strettamente correlato per la propria natura edonistica ed esperienziale.
La giornata di travelNEXT, promossa da TrentoRISE, si sposa ad una serie di iniziative che fa del capoluogo trentino un punto di riferimento nella definizione di progettualità legate alle imprese culturali. In agenda sabato 5 e domenica 6 aprile l’H-ACK Travel promosso da H-Farm, contest per creativi chiamati – in una full-immersion in team di 24 ore – a elaborare un progetto di comunicazione legato al comparto del turismo, con l’idea vincente destinata ad essere messa in pratica nei prossimi due mesi; lunedì 7 aprile va invece in scena il barcamp che TechPeaks, frangia di TrentoRISE che segue da vicino la sfera dell’information and communication technology, dedica agli applicativi digitali di ultima generazione nati per accompagnare progetti legati a sport, turismo e area food&wine.
Francesco Sala
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