Elezioni amministrative 2014. Quali programmi per la cultura? Vol. II
Nuovo giro, nuovo regalo: ecco la seconda puntata del nostro censimento elettorale, che ha passato in rassegna otto delle maggiori città italiane chiamate domenica 25 maggio a eleggere il nuovo sindaco. Ci siamo affidati alla rete, cercando questa volta informazioni su Firenze, Perugia, Ferrara e Pescara: vi proponiamo cosa intendono fare in tema di cultura i tre candidati che, per ogni città, vengono dati come i possibili occupanti del podio.
FIRENZE
Dario Nardella (PD + IDV + altri)
Ambiziosi i programmi di Dario Nardella, delfino di Matteo Renzi: il suo programma per la cultura fa perno sul complesso di San Firenze, da trasformare in polo per la creatività. Accogliendo start-up che si dedichino a rinverdire i fasti dell’artigianato di qualità, ma anche un museo multimediale in onore dei fiorentini illustri. La città dovrebbe poi diventare promotrice dell’ Oscar del mecenatismo, premio per chi si distingue nel sostegno alla cultura. Tra le priorità anche l’incentivazione del Sistema Museale.
www.darionardella.it
Marco Stella (FI + LN + altri)
“Oggi il Comune di Firenze elargisce 24 milioni di euro ogni anno a 44 fondazioni. Diciamo basta ai finanziamenti a pioggia”: così il candidato del centrodestra Marco Stella. Che punta alla cerazione di due soli soggetti: la Fondazione Firenze Cultura e la Fondazione Firenze Eventi, quest’ultima orientata alla promozione della città all’estero. Nei piani anche la costituzione di un museo dedicato alla storia della città e un maggiore coinvolgimento delle periferie, schiacciate dall’ovvia visibilità del centro.
www.marcostella.it
Miriam Amato (M5S)
Prevenire è meglio che curare: Miriam Amato, candidata per il Movimento 5 Stelle, propone monitoraggi costanti del patrimonio storico-artistico della città per scalettare cum grano salis restauri e interventi, uscendo dai costosi regimi delle manutenzioni straordinari. A questo proposito propone sgravi sugli oneri comunali alle aziende che sponsorizzeranno i lavori. No alle mostre blockbuster e ai maxi-raduni che intasano il centro, ma sì ad essere protagonisti, nel 2018, dell’anno vinciano.
www.firenze5stelle.it
PERUGIA
Wladimiro Boccali (PD + SEL + altri)
A Perugia il tema trainante è la candidatura della città a Capitale Europea della Cultura per il 2019. Boccali insiste in primis sulla trasformazione dell’ex carcere maschile in “un’officina sostenibile di imprese culturali dedicata ai giovani”. Cenni sparsi anche per l’alta formazione e i luoghi di produzione e fruizione culturale, ma nulla di specifico sulle arti visive, ancor meno se contemporanee.
www.wladimiroboccali.it
Cristina Rossetti (M5S)
Anche il M5S appoggia la candidatura a Capitale Europea della Cultura, criticando però quello che viene ritenuto un processo decisionale sfilato dalle mani dei cittadini. La soluzione prospettata è quindi quella di affidare ai cittadini stessi – in quanto singoli o riuniti in associazioni et similia – la scelta di destinazioni d’uso e potenziamenti.
www.cristinarosetti.it
Andrea Romizi (FI + NCD + Fratelli d’Italia)
Romizi vince il premio per il programma più complicato da trovare in Rete e poi da leggere: non esiste un PDF e tocca leggerlo in grigio su antracite, roba da scoraggiare anche i più tenaci. Peccato, perché vi si trovano spunti interessanti, dalle proposte per saldare il tessuto cittadino con quello (declinante) dell’alta formazione alla creazione di un FabLab nel centro storico.
www.andrearomizi.it
FERRARA
Tiziano Tagliani (PD + SEL + altri)
Il sindaco uscente Tiziano Tagliani tenta il bis: pensando a come implementare la vocazione turistica di Ferrara. A un programma di riqualificazione del centro storico si affianca il progetto VENTO: Ferrara si farebbe promotrice di una monumentale ciclovia che unisca seguendo il corso del Po Venezia a Torino. Tra gli altri punti in agenda la valorizzazione delle Palio della città e dell’attività folklorica delle diverse contrade; ma anche il potenziamento del Castello come sede di eventi di promozione delle specificità locali.
www.taglianisindaco.it
Vittorio Anselmi (FI + FDI + altri)
Non ha un sito dedicato e anche quello della locale sezione del suo partito non è granché prodigo di dettagli: un’impresa per chi abita fuori da Ferrara farsi un’idea del programma elettorale di Vittorio Anselmi, portabandiera del centrodestra. Sul suo profilo Facebook intercettiamo alcune slide nelle quali la parola cultura non sembra essere tra i primi pensieri. Si promettono l’abolizione della tassa di soggiorno per i turismi e un museo (da collocare in Castello) per celebrare il Palio della città.
Ilaria Morghen (M5S)
Per la candidata del Movimento 5 Stelle Ilaria Morghen la parola cultura fa rima con innovazione. Nel suo programma leggiamo come il wi-fi pubblico gratuito in città viene considerato indispensabile per garantire il “diritto alla conoscenza”, e come si senta la necessità di una app che raccolga la mole di eventi che si tengono in città. A questo si aggiunge la promessa di dare più spazio alla creatività giovanile e quella di creare una “Consulta o Forum popolare permanente, con facoltà di esprimere pareri di indirizzo”.
www.movimento5stelleferrara.it
PESCARA
Enrica Sabatini (M5S)
Dettagliatissimo il programma di Sabatini. Ma nello specifico del settore culturale non è esente da ingenuità: ad esempio, la geolocalizzazione dei luoghi d’arte già esiste, basta consultare – scusate l’autocitazione – il database pubblico di Artribune. Highlight per la “riapertura e messa a norma” del Teatro Michetti.
movimento5stellepescara.it
Marco Alessandrini (PD + SEL + altri)
Poche righe dedicate alla cultura, ma che dimostrano per lo meno una buona conoscenza di quello che accade in città, se vengono nominate anche le “molteplici effervescenze dell’arte moderna [sic] di cui è capofila Fuori Uso”. Si vede però mettere in rete, rigerenerare, programmare (la sequela di verbi è quella consueta), il tutto con “al centro un grande evento la cui realizzazione dovrà essere definita a brevissima scadenza”. Almeno c’è un po’ di suspense…
www.marcoalessandrini.it
Luigi Albore Mascia (FI + Pescara Futura + Fratelli d’Italia)
La premessa non è delle più affidabili: “Pescara negli anni 70/80 era la provincia con più gallerie d’arte assurte sul panorama nazionale e internazionale per le iniziative proposte”. Per il resto, il sindaco uscente punta più sul consolidamento di quanto fatto nel mandato precedente che su novità rilevanti.
www.sindacodiparola.it
Marco Enrico Giacomelli e Francesco Sala
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